ROMA – Tutelare i livelli occupazionali e previdenziali delle camere di commercio siciliane ed evitarne default. È con questo obiettivo che l’assessore regionale alle Attività produttive, Linda Vancheri, ha presentato oggi, a Roma, in Conferenza Stato-Regioni l’emendamento presentato dalla Regione siciliana all’articolo 9 del decreto Madia che prevede il taglio dei diritti annuali delle Camere di commercio. “La Commissione Attività produttive della Conferenza Stato-Regioni ha approvato il nostro emendamento – ha detto Linda Vancheri al termine dell’incontro –. Si tratta di un primo importante passo senza il quale il default degli enti camerali siciliani sarebbe stato inevitabile. Com’è noto, infatti, le camere di commercio aventi sede nel territorio della Regione Siciliana provvedono a pagare direttamente sia gli emolumenti previsti per il personale attualmente in servizio sia quelli relativi al personale in quiescenza e ciò in applicazione della disciplina che regola la materia. È per questa ragione che i tagli previsti dalla legge di riordino del sistema delle camere di commercio non sono sostenibili per il mantenimento dei livelli occupazionali e previdenziali”.
Dopo l’esame in sede tecnica al quale Roberto Rizzo, dirigente dell’assessorato regionale Attività produttive, su richiesta dell’assessore ha presentato l’emendamento modificativo per assicurare il mantenimento dei livelli occupazionali e previdenziali in essere, l’assessore Vancheri ha preso la parola nella riunione politica della Commissione difendendo il ruolo delle Camere di Commercio in Sicilia e sottolineando, al contempo, la necessità di riorganizzare il sistema e avviare la riforma.
Nel corso della giornata l’assessore Vancheri ha incontrato anche il sottosegretario allo Sviluppo economico, Simona Vicari, per un confronto sui temi delle Camere di commercio. “Il confronto con il sottosegretario Vicari – ha detto Linda Vancheri – è stato positivo. C’è un grande interesse, infatti, a portare avanti un’intesa con la Sicilia su temi importanti che devono essere un’occasione per migliorare e rendere più efficiente il sistema camerale”.