Primo sì al ddl Enti locali, salta il doppio incarico consigliere-assessore - Live Sicilia

Primo sì al ddl Enti locali, salta il doppio incarico consigliere-assessore

Critiche dal dem Dipasquale

PALERMO – Via libera dalla commissione Affari istituzionali dell’Ars al ddl Enti locali. Ne danno notizia i due componenti in quota Fratelli d’Italia, Giusi Savarino e Marco Intravaia, sottolineando le novità più significative introdotte nel disegno di legge approvato e che ora è atteso dall’esame della commissione Bilancio e, successivamente, dell’Aula.

Savarino: “Salta il doppio incarico”

“Abbiamo fortemente voluto e ottenuto l’istituzione della figura del consigliere comunale supplente – sottolinea Savarino -. Quando un consigliere sarà nominato assessore, infatti, non manterrà più il doppio incarico ma sarà sospeso dalla carica. Gli subentrerà in consiglio comunale, appunto come supplente, il primo dei non eletti e per tutta la durata del suo incarico in Giunta”.

Intravaia: “Migliora la vita degli enti locali”

Intravaia sottolinea: “Mi ritengo da sempre molto vicino agli amministratori locali, per esserlo stato in passato e continuando ad esserlo anche ora. Sono orgoglioso di avere dato il mio contributo migliorativo su aspetti concreti come i permessi e le licenze che consentono agli amministratori locali di lavorare meglio e garantire una maggiore presenza sul territorio, la composizione del collegio dei revisori, recependo la normativa nazionale, e tanti altri aspetti che miglioreranno la vita degli enti locali”.

Dipasquale (Pd): “Conti dei Comuni a rischio”

Di parere contrario, invece, il deputato del Pd Nello Dipasquale: “Il centrodestra ha posto le basi per un nuovo attacco alla diligenza – dice -. E stavolta a rischio ci sono i controlli sui conti dei Comuni e delle Province, privando della necessaria garanzia di autonomia i presidenti dei collegi dei revisori dei conti”. Il riferimento è alla norma, proposta dal presidente di commissione Ignazio Abbate, che prevede l’addio al sorteggio per la nomina del presidente del collegio dei revisori dei conti.  La norma che inizialmente prevedeva l’elezione per tutti i Comuni alla fine, a seguito di un sub emendamento, fissa la nomina a maggioranza assoluta da parte dei consigli comunali piuttosto che il sorteggio nei soli enti locali con più di 5000 abitanti. “Si tratta di una norma anzitutto confusionaria perché crea sistemi di elezione mista e variabile. È soprattutto – sottolinea Dipasquale – una norma che crea rischi. Se oggi la maggior parte degli enti locali è in crisi finanziaria è anche grazie ai pareri troppo spesso accomodanti dei revisori dei conti che fino a qualche anno fa erano scelti dalla politica. Una scelta in tal senso indebolisce un sistema virtuoso di controllo delle finanze locali che con sacrificio sta portando allo sviluppo di gestioni sane degli Enti. E solo dalle gestioni sane i cittadini traggono veri benefici. Contrasteremo la norma – conclude il dem – perchè non venga approvata dall’aula”.


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