Proroga al 15 settembre per i commissari delle ex Province

Testo leggermente modificato

LA CLASSE DIRIGENTE SICILIANA COME AL SOLITO LASCIA A DESIDERARE, ALTRO CHE AUTONOMIA, NOI NON POSSIAMO ESSERE LASCIATI SOLI NEL GOVERNARE, PERCHÉ SIAMO SCADENTI DA QUALSIASI PUNTO DI VISTA….IL GOVERNO CROCETTA E A SEGUIRE QUELLO DI MUSUMECI IN QUASI 10 ANNI NON SONO STATI IN GRADO DI FARE UNA RIFORMA DEGNA DI NOTA. NON SONO STATI CAPACI NEANCHE DI FARE UN COPIA INCOLLA DELLA RIFORMA SGANGHERATA DELRIO, QUELLA CHE È IN VIGORE NEL RESTO DELLE REGIONI ITALIANE.
DOVE I PRESIDENTI E I CONSIGLI, SONO ELETTI ANCHE SE CON ELEZIONI DI SECONDO LIVELLO. ORGANI DEMOCRATICI, DI GOVERNO E DI CONTROLLO A GARANZIA DEI CITTADINI.
IN SICILIA IN ALTERNATIVA, ABBIAMO TRE CITTÀ METROPOLITANE E 6 LIBERI CONSORZI. NELLE CITTÀ METROPOLITANE ABBIAMO DEI SINDACI METROPOLITANI IMPOSSESSATOSI DEL POTERE PER DECRETO., E QUINDI NON LEGITTIMATI DA NESSUNO PER QUEL RUOLO, E CON LA PRESENZA DI UN COMMISSARIO STRAORDINARIO PER IL CONSIGLIO. NELLA CITTÀ METROPOLITANA DI PALERMO PER ESEMPIO A SVOLGERE LA FUNZIONE DI PRESIDENTE DEL CONSIGLIO, C’È IL VECCHIO SEGRETARIO GENERALE, DA UN PAIO DI ANNI IN PENSIONE. CIOÈ UNO CHE ESCE DALLA PORTA, CON UNA CERTA BUONUSCITA E UNA CERTA PENSIONE, PER ENTRARE DALLA FINESTRA PER RECUPERARE ALTRE INDENNITÀ DI CARICA. MA ALDILÀ DEL FATTORE ECONOMICO, MI CHIEDO, QUESTO
SISTEMA AUTOREFERENZIALE, QUALI GARANZIE POSSA OFFRIRE AI CITTADINI E AI TERRITORI, ANCHE IN TERMINI DI TRASPARENZA, RISPETTO ALLA PRESENZA VIGILE DI UN CONSIGLIO COSTITUITO DA AMMINISTRATORI LOCALI, DOVE C’È UNA NAGGIORANZA COLLEGIALE CHE GOVERNA ED UNA OPPOSIZIONE CHE CONTROLLA.
L’ANDAMENTO ECONOMICO-AMMINISTRATIVO E FINANZIARIO, IN UN ENTE CON 700 DIPENDENTI, STRUTTURE E RISORSE FINANZIARIE VENGONO ASSEGNATE NELLE MANI DI TRE A MASSIMO QUATTRO PERSONE.
PENSO CHE LA POLITICA TUTTO QUESTO NON LO PUÒ PERMETTERE, PERCHÉ NEL RINVIARE, SENZA DECIDERE, SI DIVENTA CONNIVENTI DI QUESTO SISTEMA, CHE NON GARANTISCE MOLTA TRASPARENZA.