Via libera all'esercizio provvisorio| L'opposizione: "Il governo vada a casa" - Live Sicilia

Via libera all’esercizio provvisorio| L’opposizione: “Il governo vada a casa”

ARS. APPROVATA ANCHE LA PROROGA PER I PRECARI
di
4 min di lettura

Ancora un mese di esercizio provvisorio per la Regione siciliana. E proroga di trenta giorni anche per i contratti dei precari storici. Il voto finale di un disegno di legge che prevede entrambi i provvedimenti è arrivato oggi in una seduta d’Aula che doveva essere quasi una formalità. E invece, il clima si è subito surriscaldato. Per raggiungere “temperature” bollenti in Commissione bilancio, dove i deputati si sono riuniti, in seguito alla prima sospensione della seduta voluta dal presidente Cascio.

“Cerchiamo di rasserenare gli animi”, filtrava al di là della porta della seconda Commissione. Dentro, in effetti, non c’era affatto accordo. Anzi. Il capogruppo del Pdl Innocenzo Leontini ha addirittura chiesto le dimissioni dell’assessore Armao: “Si dimetta – ha detto Leontini – visto che, dopo aver presentato un Bilancio assolutamente falso, oggi torna sui propri passi, proponendo la continuazione dell’esercizio provvisorio. In pratica, ammette che il suo Bilancio era improponibile e mendace. Il governo – ha aggiunto – ha fatto attendere il parlamento fino a oggi per il voto finale di bilancio e Finanziaria, per poi dirci, oggi stesso, che i documenti non sono pronti e non è possibile approvarli. Parlamento vittima di una menzogna e di una grave mancanza di rispetto. Oggi votiamo l’ennesima proroga dell’esercizio provvisorio, che non fa che fotografare il fallimento di questo governo”.

Ma l’asessore Armao ha replicato: “Mi dispiace che l’onorevole Leontini – ha detto – non abbia nemmeno letto il verbale della seduta precedente. L’approfondimento chiesto da questo governo è dovuto ai due pronunciamenti della Corte costituzionale, che rimettono in gioco diverse questioni. E che potrebbero consentirci di lavorare a una Finanziaria che dia un po’ di ossigeno ai siciliani. Non accetteremo – ha precisato – la richiesta di una Finanziaria striminzita”. E in effetti, una delle ipotesi sul tavolo della Commissione bilancio, era quella di giungere comunque al voto finale del bilancio e all’approvazione di una Finanziaria più snella, di cinque-sei articoli. S’era discusso anche di un ritiro sia del bilancio (non ancora completamente approvato, visto che manca ancora il voto finale) e la Finanziaria. Ma secondo Fabio Mancuso, “le due sentenze della Corte costituzionale non porterà un euro alla Regione siciliana. Chiedo – ha aggiunto – che le mie parole vengano messe a verbale, per poi verificarle quando l’assessore porterà all’Ars l’esito degli incontri col governo nazionale”.

Quando si riprenderà la discussione sui documenti? Anche su questo, i deputati si sono divisi. Anche all’interno dell’opposizione, dove alcuni parlamentari chiedevano la ripresa dell’esame già la prossima settimana, altri che volevano far slittare tutto dopo lapresentazione delle liste per le amministrative. Vale a dire dopo Pasqua. Ha vinto quest’ultima ipotesi.

Ma rimane la lacerazione. E l’opposizione ha aspramente attaccato il presidente della Regione Lombardo. Toto Cordaro in Aula ha affondato: “Si sta assistendo a un teatrino drammatico per i siciliani. Tutti i governi ribaltonisti di Lombardo hanno approvato esercizi provvisori. E se la cosa succede una volta, può essere un caso, ma se si ripete più volte c’è il dolo, quello di volere tenere la Sicilia sull’orlo del baratro. Lombardo – ha aggiunto Cordaro – liberi la Sicilia. Si dimetta, faccia questo gesto di generosità nei confronti di tutti i siciliani”. Attacchi anche da Grande Sud, che con Carmelo Incardona ha attaccato anche “la maggioranza incapace. Lombardo – ha proseguito – sarà forse un buon capo partito, sarà bravo a prendere tutti in giro. Ma non è un  amministratore capace, non è un adatto al ruolo di presidente della Regione: si dimetta”. Ancora più duro Totò Lentini, dell’Udc: “La gente vuole voltare pagina. Servono cose nuove, progetti nuovi. In quest’Aula – ha attaccato – ci riempiamo la bocca di parole in latino, ma la gente fuori di qui è disperata. E del latino non gliene fotte niente”.

“Mi sembra una cosa normale che l’opposizione – ha replicato il capogruppo del Pd Antonello Cracolici – che l’opposizione faccia passare questa situazione come la ‘madre di tutti i disastri’. Che il bilancio della Regione sia in gravi difficoltà, non è un segreto. Ma è un bilancio che abbiamo ereditato, e sul quale in molti hanno messo le mani, nel corso degli anni. Senza contare – ha aggiunto – che le entrate diminuiscono e le uscite, quantomeno, rimangono le stesse. Mi rendo conto che questa richiesta di nuova proroga all’esercizio provvisorio è inusuale. Ma se queste sentenze ci aprono delle possibilità di ottenere nuove risorse, abbiamo il dovere di provarci. In una decina di giorni sapremo qualcosa”.

Alla fine sono stati approvati, come detto, però, l’esercizio provvisorio fino al 30 aprile, e la proroga dei precari. Anche in quest’ultimo caso, però,non è mancato il giallo. Nel testo approvato dall’Aula, infatti, i soldi per le proroghe erano stati rinvenuti dal governo dalla prossima liquidazione dell’Ente siciliano per la promozione industriale (Espi). “Non c’è la copertura finanziaria”, ha tuonato l’opposizione. “Il liquidatore, prima di trasferire le somme – ha puntualizzato Fabio Mancuso – è obbligato a pagare i debitori”. Dopo un’ora di pausa per sciogliere questo nodo, il governo ha deciso di cambiare l’origine delle risorse che verranno ricavate da una posta del bilancio, così come indicato nella proroga precedente. Per la Finanziaria, se ne riparlerà dopo Pasqua.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI