Prostituzione in viale Africa |Gigi Tropea scrive a Bianco - Live Sicilia

Prostituzione in viale Africa |Gigi Tropea scrive a Bianco

(la foto postata questa mattina da Gigi Tropea)

Il commerciante catanese la notte scorsa ha scoperto che il cortile dietro al suo negozio era stato trasformato da alcune lucciole della zona in un camerino per il cambio d'abito.

Lettera in redazione
di
2 min di lettura

Egr. Signor Sindaco Dott. Enzo Bianco,

Le scrivo a proposito di quanto accaduto la notte fra il 30 settembre e l’1 ottobre al viale Africa.

La mattina di mercoledì le persone che sono passate davanti al mio negozio di viale Africa, avranno pensato che ciò che vedevano fosse una delle mie tante trovate nell’allestire vetrine e scenografie spesso anticipatrici di tendenze in una società in continua evoluzione.

Stavolta, però, non si trattava di scenografia da vetrina ma di cruda realtà, infatti il cortile antistante il mio negozio, durante la notte, era stato letteralmente trasformato in un camerino utilizzato dalle “signorine” che, passeggiando da piazza Europa fino alla stazione, si erano fermate per un cambio veloce di scarpe e lingerie.

Ho visionato il filmato della telecamera di sorveglianza scoprendo, non senza sorpresa, che si tratta di ragazze dedite all’esercizio della prostituzione che utilizzano lo spazio esterno al negozio destinato a quanti, tra clienti, passanti e turisti, amano fermarsi a guardare le vetrine durante la notte oppure godere del sistema di free wi fi.

Purtroppo il controllo della zona da parte delle forze dell’ordine è del tutto insufficiente rispetto alla portata del fenomeno e, interpretando il disagio vissuto dagli abitanti del viale Africa, ho più volte denunciato questa triste storia, diventata ormai insostenibile per i catanesi e tollerata dall’Amministrazione che non trova i mezzi per tutelare queste ragazze, prima di tutto, dal punto di vista umano.

Signor Sindaco, Le domando: se Lei fosse in giro per Catania con la Sua famiglia si avvicinerebbe a guardare le vetrine del mio negozio in una situazione simile?

La prego di condurre questa battaglia, di liberare queste ragazze dalla morsa dello sfruttamento e di ridare decoro alla vita notturna della città.

Le confesso che da più di 40 anni impiego ogni attimo della mia vita nel cercare, attraverso l’arte della moda, la bellezza e ciò che é sensazionale, di coinvolgere generazioni di persone in un linguaggio emozionale ma quanto accade a Catania fa parte di un sistema molto distante dagli ideali e dai modelli di vita sociale e relazionale che vorrei per la mia città.

Con stima per la Sua persona

Gigi Tropea


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI