Sit-in di protesta al policlinico| Occupata la direzione generale - Live Sicilia

Sit-in di protesta al policlinico| Occupata la direzione generale

I Cobas Slai chiedono un incontro coi vertici aziendali. "E' un'emergenza igienico-sanitaria quella che stiamo vivendo - dicono i portavoce del sindacato - oltre alla carenza del personale addetto alle pulizie vogliamo ribadire i nostri diritti da lavoratori".

PALERMO – Parlano di emergenza sanitaria, rivendicano il diritto all’indennità di amministrazione e la protezione economica. Sono i dipendenti del policlinico, che stamattina hanno occupato la direzione generale della struttura ospedaliera. Chiedono di parlare coi vertici dell’azienda: “Siamo stufi delle solite chiacchiere dell’amministrazione e dei diritti negati – spiegano i lavoratori Slai Cobas -. Basta ai tagli del salario della maggioranza dei dipendenti. Basta al supersfruttamento e maltrattamento del personale addetto all’assistenza, alle sanzioni disciplinari contro quei lavoratori che giustamente pretendono sicurezza e dignità sul lavoro”.

Per non parlare dell’emergenza igienico-sanitaria e della mancanza di materiale sanitario che stanno portando allo sfascio del policlinico – dice Mimma Sciortino, responsabile dei Slai Cobas – e delle ripercussioni che questo meccanismo ha sui pazienti, a cui viene offerto un servizio carente”.

“Vogliamo e dobbiamo pretendere con forza – si legge in una nota del sindacato – il blocco dell’aumento delle indennità di posizione, di responsabilità e di funzioni specialistiche, a fronte della miseria elargita come produttività, e soprattutto a fronte dell’illegittima eliminazione dell’indennità di amministrazione, che ha portato alla perdita di 924 Euro annui ad ogni singolo dipendente.

L’avvio delle procedure per l’attribuzione della Peo giuridica, così come già avvenuto per i lavoratori dell’ateneo, la rendicontazione dell’impiego delle risorse destinate al salario accessorio anni 2011/2012, nonché dei criteri adottati per la liquidazione delle somme relative alla produttività di quegli anni. Il ripristino dell’indennità di amministrazione, arbitrariamente eliminata, ma anche l’erogazione dell’indennità di responsabilità a tutti gli aventi diritto e non.

L’aumento dell’importo dei buoni pasto a 7 euro e la puntuale erogazione degli stessi il pagamento delle somme dell’equivalente economico di una fascia, sotto forma di “Una tantum”, a tutti i lavoratori che si trovano in categoria A5-B5-Bs5-C5-D6-Ds6la stabilizzazione del personale precario”.

I lavoratori, in attesa di incontrare il commissario straordinario, Renato Li Donnni, chiedono infine “la pubblicazione del nuovo bando per il servizio pulizie e sanificazione, che deve prevedere l’aumento del personale addetto”. “Novanta pulizieri sono pochissimi rispetto alle esigenze attuali dell’ospedale”, conclude Sciortino.

 


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