Protesta Multiservizi | "Certezze sulla nuova società" - Live Sicilia

Protesta Multiservizi | “Certezze sulla nuova società”

Il lavoratori di Multiservizi, Biosphera e Beni Culturali, protestano per l'incertezza sul loro futuro in vista dell'imminente scadenza dei loro contratti. Della nuova società consortile che dovrebbe inglobarli non c'è notizia.

Nuovo appuntamento il 7 giugno
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“Nessuna strumentalizzazione, i lavoratori non sono merce di scambio”. Stamattina i dipendenti di Multiservizi hanno protestato sotto l’assessorato al Bilancio.

Tante le bandiere che sventolavano, ma non erano né trinacrie né tanto meno tricolori. Erano le sigle dei principali sindacati a sventolare, erano i lavoratori di tre partecipate della Regione siciliana. Si tratta della Multiservizi spa, società fondata nel 1997 che fornisce servizi di vario tipo, dalla pulizia e manutenzione fino ad arrivare a servizi amministrativi e back office; della Biosphera spa, che si occupa della conservazione di parchi e riserve naturali e della Beni Culturali spa, che gestisce servizi legati alla gestione di beni monumentali e museali della Regione, che insieme ai loro rappresentanti sindacali protestavano per l’imminente scadenza dei loro contratti.

Le tre aziende sono in liquidazione per unirsi sotto un unica società consortile la Sas spa. Questo è il risultato di un lungo processo di cambiamento e riorganizzazione delle partecipate della Regione, che in questi giorni, però, sembra misteriosamente subire uno stop. Il tavolo tecnico fra la vecchia dirigenza e la nuova sembra noti i termini dei nuovi contratti per i lavoratori.

“Ma dal 15 marzo – la denuncia di Michele D’Amico, dei Cobas Codir – la società Multiservizi Spa non ha più convocato le Organizzazioni Sindacali facendo scadere i termini della fase tecnica delle procedure di mobilità. Le gravi responsabilità nel fare scadere i termini della fase tecnica sono da attribuire ad una politica regionale bieca che, anziché assecondare il percorso intrapreso in attuazione della legge 223/91, durante la stesura della finanziaria regionale dell’anno in corso provvedeva, maldestramente, ad inserirne un percorso di trasferimento dei lavoratori societari secondo quanto previsto dall’articolo 2112 del codice civile (trasferimento del ramo d’azienda). Il Commissario dello Stato, in data 26 aprile, – ha aggiunto D’Amico – ha però censurato quanto proposto dalla politica regionale, bollando di incostituzionalità la proposta del trasferimento dei lavoratori societari”.

Una svolta sembrava essere giunta una ventina di giorni fa: “Il 14 maggio l’Ufficio provinciale del Lavoro di Palermo – spiega D’Amico – ha convocato le organizzazioni sindacali per avviare la fase amministrativa delle procedure di mobilità e nonostante la chiarezza delle rivendicazioni sindacali tutte legittime e di chiusura, nel senso di eliminarle, rispetto a determinati privilegi maturati da alcuni lavoratori nel corso degli anni all’interno delle società partecipate interessate al riordino, ancora una volta a distanza di quasi di più di 20 giorni dall’avvio delle medesime procedure di mobilità, i vertici di Multiservizi ed i vertici della costituenda Società Consortile per Azioni denominata “Servizi Ausiliari Sicilia” sembrano svanire nel nulla”.

“Non vorremmo che questi ritardi siano dovuti alle imminenti elezioni regionali, noi non vogliamo essere merce di scambio. Non può pagare sempre la povera gente”. Questa è la paura di Ciro Cangelosi, sindacalista e dipendente della Multiservizi.

In questo clima di incertezza, i vecchi contratti, infatti, scadono il 30 giugno e oggi pomeriggio i lavoratori hanno preteso di essere ascoltati dal segreteario generale dell’assessorato al bilancio, Biagio Bossone.

“Il segretario generale – ha detto Mimma Calabrò, segretario generale Finascal-cisl – si è preso un impegno importante. Ci ha garantito che il sette giugno seguirà personalmente un incontro con Elena Pizzo, responsabile della Sas spa, azienda all’interno della quale dovrebbero confluire tutte le partecipate, e l’avvocato Alongi che è il responsabile della liquidazione delle tre aziende”

Mentre si vociferava di una proroga dei contratti soltanto fino a novembre, Bossone fuga ogni dubbio, sempre in base alle dichiarazioni della sindacalista, e assicura che entro fine mese l’accordo con la Sas verrà chiuso: tutti i lavoratori potranno dormire sonni tranquilli.

L’epilogo dell’incontro ha sicuramente rasserenato gli animi anche se il sit-in all’assessorato al bilancio non si fermerà, andrà avanti ininterrottamente fino al sei giugno. Il giorno dopo, però, le parti si incontreranno. E’ stato fissato, infatti, un appuntamento tra sindacati, il commissario di Multiservizi Anna Rosa Corsello, l’avvocato Claudio Alongi in rappresentanza dei lavoratori, l’assessore Gaetano Armao e il ragioniere Biagio Bossone. Da questa riunione, probabilmente, emergerà qualche certezza in più per i dipendenti di Multiservizi.


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