Fondi Ue, Provenzano:| "Non bisogna perdere un solo euro" - Live Sicilia

Fondi Ue, Provenzano:| “Non bisogna perdere un solo euro”

Le parole del ministro per il Sud

CATANIA – “Non lo dico con polemica. Al governatore della Sicilia, Nello Musumeci, ho dato disponibilità a lavorare insieme per evitare che un solo euro di fondi europei venga perduto. I siciliani non meritano di pagare due volte il costo delle inefficienze”. Lo ha detto il ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano, a margine di un convegno della Cgil a Catania. Il ministro ha rilasciato anche un’intervista al quotidiano ‘La Sicilia’: “La manovra rispecchia l’accordo di governo e inviterei tutti a ripassarlo, quell’accordo – ha affermato -. Tutte le idee e le proposte possono essere utili, ma nel quadro di un programma che va rispettato. Capisco che il respiro di sollievo che ha tirato l’Italia per il mancato baratro in cui ci stava portando una manovra che si faceva carico delle scellerate promesse di Salvini è durato poco, ma dobbiamo ricordarci da dove veniamo”.  Provenzano definisce “di sinistra” la legge di bilancio. “In questa manovra, contrariamente a quanto si temeva due mesi fa, non c’è né aumento dell’Iva, né tagli sociali per sei miliardi. Invece ci sono: aumento degli stipendi, abolizione del super ticket, abbattimento delle rette degli asili nido, piano casa e misure per il Sud”.

Per Provenzano “è anche legittimo il dibattito nel governo. C’è chi vuole alzare la soglia del contante e chi vuole alzare gli stipendi ai lavoratori, io sono orgoglioso di far parte della seconda metà”. Quanto a Maria Elena Boschi, che ha definito il Pd “il partito delle tasse”, “sono convinto che da parte di chi è seduto in Parlamento grazie al Pd ci sarebbe bisogno di maggiore rispetto per questa comunità”. “Nella manovra ci sono due norme che anticipano i contenuti del Piano per il Sud. La prima misura è un rafforzamento della clausola del 34% e cioè degli investimenti nel Mezzogiorno che siano proporzionali alla popolazione di riferimento, per consentire le risorse di coesione siano davvero aggiuntive”, spiega il ministro. “L’altro tema è la semplificazione delle procedure di riprogrammazione di tutte le risorse previste per il Sud e non spese negli ultimi anni”.

(ANSA).


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