Provincia, Crocetta ha scelto | Munafò è il successore di Tucci - Live Sicilia

Provincia, Crocetta ha scelto | Munafò è il successore di Tucci

Il governatore aveva detto che avrebbe puntato su un "esterno". Ma alla fine designato un dirigente regionale che qualche settimana fa sembrava in procinto di andare alla guida del dipartimento Acque e rifiuti.

PALERMO – Fino a qualche settimana fra si parlava di lui come il possibile nuovo dirigente generale del dipartimento acque e rifiuti. Poi, il governo ha deciso di virare su Domenico Armenio. Da oggi, però, Manlio Munafò è il nuovo commissario del Libero consorzio di Palermo. Una nomina attesa, un po’ più delle altre. Quella del capoluogo, infatti, era l’unica casella ancora libera tra quelle di guida delle ex Province.

“Su Palermo – ha detto Crocetta pochi giorni fa – voglio prendermi qualche giorno in più. Sceglierò probabilmente un esterno”. E invece ha scelto un interno, visto che Munafò è un dirigente della Regione. Sarà lui quindi il successore di Domenico Tucci (esclusa la parentesi dei commissari ad acta). Tucci è infatti tra i commissari a non aver ricevuto la conferma (tutti tranne due, a dire il vero), visto che, trattandosi di nuova nomina, sarebbe incorsa nella violazione del decreto Renzi che vieta l’attribuzione di incarichi a personale in quiescenza. Come Tucci, appunto.

Così, arriva Munafò. In quadro però non del tutto “sereno”. I decreti di nomina degli altri commissari straordinari delle ex Province, oggi Liberi consorzi comunali, infatti non sono stati ancora notificati ai vari enti che restano ancora, dopo più di un mese, senza legali rappresentanti.

Nonostante siano stati individuati i dirigenti regionali che dovrebbero assumere la guida delle ex Province, i decreti di nomina del presidente della Regione siciliana non sono stati notificati agli enti. Alla base di questo ritardo ci sarebbe la verifica delle incompatibilità di alcuni dirigenti nominati. Se ne sta occupando il garante anticorruzione: il dirigente generale Luciana Giammanco.

I dubbi maggiori sarebbero legati soprattutto alle posizioni dei dirigenti generali Ignazio Tozzo (nuovo commissario a Trapani) e Dario Cartabellotta (a Ragusa), del funzionario in pensione Giuseppe Romano a Catania, oltre che di Giulio Guagliano e Alessandra Di Liberto rispettivamente commissari a Caltanissetta e Agrigento. Per Munafò, invece, non dovrebbe esserci nessun problema. Non essendo un dirigente generale, non dovrebbe infatti incorrere nei divieti fissati dal decreto anticorruzione.

Nel frattempo, il  presidente ha scelto anche due nuovi commissari dei Comuni. E anche in questo caso ha “pescato” tra componenti ed ex componenti degli uffici di gabinetto. Maria Grazia Brandara, collaboratrice dell’assessore Lo Bello fin dai tempi in cui l’attuale vicepresidente era al Territorio, è il nuovo commissario del Comune di Licata. Lì, il segretario generale è Lucio Guarino, ex capo della segreteria tecnica di Nelli Scilabra: per lui la nomina di commissario del Comune di Raffadali.


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