Provincia, le casse languono | ma non per i dirigenti - Live Sicilia

Provincia, le casse languono | ma non per i dirigenti

La Provincia di Palermo deve fare i conti con casse sempre più al verde e problemi di bilancio. Ma pochi giorni fa ha rimpinguato per 400 mila euro circa il Fondo di retribuzione e di risultato dei dirigenti per aver raggiunto gli obiettivi del 2011.

PALERMO, IL CASO
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PALERMO – La provincia di Palermo ha (o dovrebbe avere) ormai le settimane contate. Entro il 31 dicembre, infatti, l’Ars dovrebbe legiferare sulla nascita dei consorzi dei comuni che, nelle intenzioni del governatore Crocetta, manderanno definitivamente in soffitta i nove enti locali. Una rivoluzione annunciata a più riprese, ma che ha avuto finora l’unico effetto di sostituire presidente, assessori e consiglieri con i commissari. E soprattutto di mettere in crisi alcune province.

Palazzo Comitini, infatti, non ha ancora approvato il bilancio di previsione del 2013 con il risultato di non poter chiudere i conti. I soldi in cassa sono sempre di meno e gli effetti sono evidenti: il contributo al teatro Biondo, tanto per fare un esempio, è stato falcidiato, per non parlare del futuro degli assistenti scolastici per i disabili sempre più in bilico per la mancanza di risorse, con buona pace degli studenti e delle scuole. Una situazione di difficoltà finanziaria sempre più evidente.

Ma spulciando l’albo pretorio della Provincia salta agli occhi il Fondo di retribuzione di posizione e risultato dei dirigenti riferito all’anno 2011 che, con apposita determinazione dirigenziale datata 25 ottobre, è stato rimpinguato con alcune economie del 2009 e del 2010 fino ad arrivare a poco più di 1,9 milioni di euro. Soldi che, ben inteso, non solo sono dovuti per legge e in virtù dei contratti, ma che in larga parte sono già stati erogati.

Lo stipendio di un dirigente, infatti, è costituito da tre parti: la retribuzione tabellare, l’indennità di posizione, connessa al ruolo ricoperto, e quella di risultato che dipende dal raggiungimento degli obiettivi in base a una valutazione di un apposito nucleo. Queste ultime due voci vengono pagate con un fondo ad hoc, finanziato di volta in volta, pari per l’appunto a 1,9 milioni divisi per i vari dirigenti. L’indennità di posizione, però, è già stata pagata ai dirigenti di mese in mese, insieme allo stipendio tabellare, nel corso del 2011. Da distribuire, quindi, resta la quota di risultato che, secondo i dati dell’ufficio del Personale, ammonta all’incirca 3-400 mila euro su 1,9 milioni totali. “Si tratta di soldi dovuti per legge – commentano da Palazzo Comitini – e inoltre il commissario Domenico Tucci, non appena insediatosi, ha eliminato le figure dei capiarea e ridotto le direzioni: dalle 64 del 2000 siamo passati alle 16 del 2013, ovvero una per dirigente. Niente più interim, quindi, e dal 2014 scenderanno a 15 perché un dirigente andrà in pensione”. Nel caso in cui non tutti vengano assegnati, i soldi diverranno un’economia da utilizzare per l’anno successivo.

Numeri alla mano, stando a quanto riportato nella determina, le 34 direzioni del 2011 (di cui cinque ad interim) hanno così ricevuto 1,7 milioni (al netto delle economie aggiunte solo adesso): 51 mila euro circa a testa sono andati al Gabinetto del presidente, all’ufficio del Piano strategico, alla Gestione risorse umane, all’ufficio Gare e contratti, all’ufficio Legale, alle Attività produttive, all’Edilizia scolastica I, alle Infrastrutture, alla Contabilitá generale, al Patrimonio, alla Sovrintendenza beni culturali, al Turismo e all’Istruzione; 43 mila circa a Affari istituzionali, Politiche sociali, Edilizia turistico-sportiva, Tutela ambientale, Viabilitá provinciale e Grandi eventi. Infine circa 37 mila euro a Polizia provinciale, Istituto provinciale di cultura e lingue, Edilizia scolastica II, Nuova edilizia scolastica, Viabilitá dell’area metropolitana, Trasporti, Pianificazione territoriale, Protezione civile, Energia, Prevenzione ambientale, Opere pubbliche in campo ambientale, Tesoro, Gestione reti, Sicurezza scolastica e Controllo strategico. Altri 51mila euro per i cinque capiarea.


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