LINGUAGLOSSA – Rosario Puglia, imprenditore che si è ribellato al racket delle estorsioni, termina lo sciopero nella fame. Ne da comunicazione attraverso un comunicato: “Provato nel fisico e nello spirito, sentiti gli amici imprenditori di Linguaglossa Letterio Giuffrida e Franco Ragusa, ho deciso – scrive- di concludere la parte della mia protesta che prevedeva forme di lotta quali lo sciopero della fame e manifestazioni di protesta finalizzate a sensibilizzare le Istituzioni siciliane e nazionali sul mio essere rimasto solo contro il sistema mafioso che ha assalito me e la mia azienda.
“Ringrazio – continua Puglia – gli organi di stampa e le associazioni locali e nazionali che hanno ripreso e sostenuto le mie lotte che mi hanno portato a comprendere che non è da soli che si sconfiggono i mafiosi. Per questo motivo ho deciso di accettare l’incarico che mi è stato proposto dalla Presidenza Nazionale e dai miei colleghi linguaglossesi di responsabile per la Sicilia dell’Associazione Nazionale di volontariato “I Cittadini contro le mafie e la corruzione” e di costituire tra questa e il mondo del volontariato e dell’impegno civile le necessarie sinergie per denunciare e contrastare quel cancro fatto di persone, pezzi delle istituzioni, della politica e dell’economia che si chiamano corruzione e mafia. Nelle prossime settimane si terrà a Catania un’assemblea dell’associazione a cui saranno invitati quanti ancora subiscono vessazioni dalle cosche mafiose e non riescono a denunciare e tutti quei cittadini che costituiscono la Sicilia Pulita, affinchè si possa costituire un movimento antimafia che contrasti duramente con i fatti e con le denunce il sistema Mafioso-Politico in cui siamo costretti a vivere”.