Quanti ostacoli tra Roma e Sicilia | Tutti i dossier in attesa di risposte - Live Sicilia

Quanti ostacoli tra Roma e Sicilia | Tutti i dossier in attesa di risposte

Commenti

    Ottima riflessione dr. Toscano che spero tanto venga raccolta dal “Presidente ritrovato” che a sua volta rilegga ai suoi assessori la declinazione funzionale dell’art 5 della Costituzione Italiana. In fondo da qualche tempo emerge una spiccata sensibilità alla Carta Costituzionale e quindi il principio della leale collaborazione nell’espletamento delle funzioni esercitate e costituzionalmente garantite. La premessa tenterebbe di fare scivolare l’argomento sui temi autonomistici ma ci porta fuori strada. Oggi è indispensabile che la Regione ritrovi lo spazio di corretta relazione istituzionale con il Governo centrale ed i suoi Ministeri. L’impianto generale dei rapporti dello Stato e delle Regioni, anche quelle dotate di specialità, è ibrido e prevede la coesistenza di attribuzioni integrate, anche se di intensità variabile, anche se devolute. IL governo regionale deve dismettere l’atteggiamento “choosy” ed aggiornare il vocabolario della rappresentanza con locuzioni più “istituzionali” e meno isolazioniste. E soprattutto non lasciare vuota la sedia degli appuntamenti ministeriali. Li resistono le poche risorse che offrono opportunità di spesa a questa isola. La differenza tra una bottega artigianale ed un laboratorio per la coltivazione di un hobby manuale è dettata dalla sufficienza economica. La bottega produce e deve vendere per continuare a produrre, l’hobbista spende del proprio e non deve dare conto al mercato o alle spese. Il bricolage istituzionale dura fin quando le entrate lo consentono, poi arriva il tempo dell’umile constatazione dei limiti. Durante la Conferenza della Pace del 1946 di Parigi il Presidente De Gasperi portò parole di italico orgoglio mostrando però il cappello consegnatogli da milioni di famiglie italiane che soffrivano per fame e bisogni. Lo stretto indispensabile di oggi non prevede il cappello in mano ma solo volontà d’incontro. In fondo un piccolo sforzo che un uomo perbene può compiere.

    Adesso non diamo la colpa a Salvini se la Sicilia si trova in cattivissime acque.Decenni di mal governo,di sprechi,di assistenzialismo cronico,ci hanno portato all’inevitabile fallimento.La Sicilia può respirare solo con un accordo col Governo nazionale e con un Buon Governo Regionale.Il resto sono sceneggiate e pagliacciate.

    Certo che leggere certe cose qui e leggere poi degli 11 milioni di € spesi per far partire il giro d’Italia da Catania lascia un pò sbigottiti…

    Siciliani imparate a far politica da soli,
    chiunque metterete al potere ad eccezione del sottoscritto penserà solo ad impoverirvi e a lasciarvi soli nel momento in cui avrete necessità di avere a che fare con cittadini onesti in servizio presso le pubbliche istituzioni come ARS tribunali…
    Come è rilassante farsi una passeggiata sul lungo mare di messina lì dove
    ogni passante getta sulle rive dello stretto pietre o sassi pensando che un giorno i propi figli potranno attraversare a piedi gli appena 3 km e 300 m che dividono la Sicilia dalla Calabria. Si stima in Sicilia una popolazione di + di 3 milioni abitanti immaginate se tutti a turno si facessero una passeggiata sul lungo mare si riempirebbero i bassissimi fondali dello stretto nel giro di qualche anno.

    Musumeci nn deve più dire che il disavanzo cn Roma cadrà sul sociale e sui Siciliani se prima nn si taglia il suo compenso minimo del 50%

    Quello che è ASSURDO è che tutti gli artefici di queste scelte SCELLERATE del precedente Governicchio SONO TUTTI LI persino con assessori INDAGATI…… cosa pretendiamo che risolvano problematiche troppo fuori dalla loro portata celebrale e culturale?

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TARI: la verità è che la Rap è un pozzo senza fondo. Intendono far pagare la tari ai turisti per imbonire il popolo cittadino. Proprio i turisti che con le loro dichiarazione mettono alla berlina questa azienda che non ha una testa ne coda. La loro missione è soltanto spillare quattrini ai cittadini cercando un sistema per non fare imbestialire la città. Potrei continuare ancora ma credetemi amici, non serve a nulla. povera Palermo

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