Quanto spendono gli italiani per gli animali domestici: la ricerca

Animali domestici, gli italiani spendono 900 euro all’anno

Le cure veterinarie e le vaccinazioni rappresentano i costi più alti

Gli animali domestici sono ormai parte integrante della famiglia e la loro cura rappresenta una voce importante nei bilanci delle case italiane. Secondo una recente indagine realizzata da Nomisma per UniSalute, la spesa media per cani, gatti e altri compagni di vita a quattro zampe si aggira intorno ai 75 euro al mese, pari a circa 900 euro in un anno.

La quota più consistente riguarda le cure veterinarie, che da sole pesano per quasi 380 euro, mentre il resto viene destinato ad alimentazione, accessori e giochi. La ricerca conferma che l’attenzione alla salute degli animali resta alta, ma non priva di contraddizioni.

Quanto spendono gli italiani per gli animali domestici

L’86% dei proprietari ha portato il proprio animale dal veterinario almeno una volta negli ultimi dodici mesi, ma quasi quattro su dieci rinunciano ai controlli di routine e quasi la metà non rispetta il calendario delle vaccinazioni. Visite specialistiche e interventi chirurgici emergono come necessità più sporadiche, ma incidono comunque in maniera significativa sul bilancio delle famiglie.

Il nodo resta quello economico. In assenza di un servizio sanitario pubblico dedicato, il costo delle cure veterinarie ricade interamente sui proprietari. Molti preferiscono quindi rimandare controlli e prevenzione, col rischio di dover affrontare spese ben più elevate in caso di malattie o emergenze.

Le polizze assicurative in crescita

È in questo contesto che si inserisce la crescita del mercato assicurativo: oltre la metà del campione dichiara di conoscere le polizze dedicate agli animali domestici e quasi sei persone su dieci si dicono intenzionate a valutarne la sottoscrizione entro l’anno.

Il budget che i proprietari sarebbero disposti a destinare a questo strumento varia in genere tra i 100 e i 200 euro l’anno, ma non manca chi sarebbe pronto a investire di più pur di avere la garanzia di coperture adeguate.

Le formule più apprezzate sono quelle che prevedono rimborsi integrali delle prestazioni veterinarie, tariffe scontate e servizi aggiuntivi come reperibilità continua, visite a domicilio o convenzioni con cliniche specializzate.

La prevenzione resta un punto debole

Il prezzo delle polizze, come accade anche per le assicurazioni tradizionali, dipende da numerosi fattori: dai massimali scelti ai servizi inclusi, fino all’età, alla razza e allo stato di salute dell’animale. Non mancano le offerte che integrano coperture di responsabilità civile, assistenza legale o persino sistemi di tracciamento GPS per il ritrovamento in caso di smarrimento.

Le tariffe possono partire da meno di 100 euro l’anno per le soluzioni di base, ma triplicano se si desiderano pacchetti più completi. Quello che emerge dall’indagine è un quadro chiaro: la pet economy italiana è in forte espansione, ma la prevenzione resta ancora un punto debole.

Le famiglie, pur di garantire il benessere dei propri animali, si trovano a fare i conti con costi sempre più rilevanti e con la necessità di valutare strumenti alternativi, come le assicurazioni, per alleggerire un impegno economico che, ormai, ha poco da invidiare a quello riservato agli esseri umani.
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