I 'raccomandati' della sanità | "Scavalcavano le liste di attesa" - Live Sicilia

I ‘raccomandati’ della sanità | “Scavalcavano le liste di attesa”

Commenti

    Certo il medico non ha fatto bene. La cosa vergognosa è un’altra, che ancora nel 2020 ci sono queste liste d’attesa lunghissime. Certo farsi raccomandare per essere ricoverati è roba da terzo mondo, io non condannerei tanto il medico quanto il sistema politico e tutti questi scienziati di direttori generali che si susseguono e strapagati non risolvono mai niente

    è ora di farla finita con questo schifo che si ripete da sempre. Gli amici degli amici passano sempre prima dei disgraziati

    L’acqua calda. Cose che a Palermo (e in Italia) sono all’ordine del giorno non solo negli ospedali, ma in qualsiasi ufficio pubblico.
    E ipocritamente diamo la colpa al primario o al dipendente di questo o quell’ufficio pubblico (che per carità, sono colpevoli al 100%), quando poi tutti, nessuno escluso, sono pronti a chiedere il favore appena possono, senza alcuna vergogna. Ma di che stiamo parlando?

    È strana questa questione del Cup. Ho fatto fare recentemente una visita a mio fratello più volte operato dal prof. FRANCAVIGLIA, ottimo professionista e fino a prova contraria onesto e dopo aver fatto il turno al Cup, l’addetta a quel servizio mi ha inviato direttamente al reparto di neurochirurgia dicendomi che quella tipologia di malato poteva recarsi direttamente lì, per la visita ed il prosieguo. Quindi quello che è scritto in quest’articolo non mi torna, non mi convince. Ed a proposito, mio fratello non è mai stato visitato privatamente da nessuno dei sanitari di quel reparto; è stato sempre visitato in quella struttura pubblica. Vedremo…..

    E’stato sempre cosi. Ognuno si da da fare come può. Se le cose funzionassero non accadrebbe. Purtroppo spesso sono volute per dirottare l’utenza verso il privato dove stranamente ci lavorano in indefiniti ruoli gli stessi medici della sanità pubblica in primis i primari ospedalieri. Non è una novità. Lo sappiamo da sempre.

    Sempre stato così

    La vergogna è che per i medici vige ancora questa vergogna. Chi lavora nel pubblico non deve poter fare attività privata. Se vuole lavorare nel privato lasci l’incarico pubblico!
    Odio i “sinistrati” ma la Bindi su questo aveva visto giusto..o dentro o fuori come vale per tutti i professionisti della Pubblica Amministrazione!!

    A Catania di certo non va meglio. Quando aspettavo la mia prima figlia, avevo prenotato due mesi prima un’ecocardiografia (per fortuna non è risultato nulla di anomalo) in un noto ospedale della città: mentre attendevo il mio turno, sono state fatte passare davanti a me e a tutte le mamme in attesa altre due donne incinte, col pretesto che si trattava di pazienti ricoverate. Mi sono subito accorta che qualcosa non quadrava perché, se erano ricoverate, come mai erano vestite normalmente e con tanto di borsa, invece di essere in vestaglia e ciabatte?
    E’ poi saltato fuori, grazie all’inesperienza e ingenuità di una tirocinante che si è fatta sfuggire il tutto, che le due donne non solo erano pazienti esterne, ma non risultavano neppure prenotate …

    SIGNORI MIEI PURTROPPO SCAVALCARE PER LA SALUTE ANCHE SE è UNO SCHIFO SI PUò
    ANCHE AMMETTERE,MA AL CIMITERO DEI ROTOLI DOVE SI SCAVALCA IL TURNO PER ESSERE INUMATI PRIMA DI UN’ALTRA SALMA IN ATTESA OVVIAMENTE DANDO LAUTI COMPENSI,CI Fà CAPIRE L’INDOLE DEL PALERMITANO CHE SE NE FREGA DEL PROSSIMO
    CON LE COMPIACENZE DELLE PERSONE CHE HANNO UN BRICIOLO DI POTERE. E NON DI MENO DI CHI DOVREBBE VIGILARE SU QUESTE PORCHERIE.

    non capisco cosa ci sia di diverso rispetto alle altre regioni d’italia. anche al nord ci sono 2 liste una prioritaria x chi fa la visita a pagamento l’altra x chi non ha i soldi x pagare il medico.

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Senatore Faraone quanta ipocrisia nei suoi ragionamenti. Non è obbligatorio che Cuffaro faccia politica. Lei non dice quello che pensa. Non si può da un lato ricordare Falcone e Borsellino e al tempo stesso consentire a Cuffaro di fare politica. Avere scontato la pena non cancella il reato. Il reato resta . Il recupero non comporta necessariamente il reintegro di Cuffaro nella politica. È inquietante che Cuffaro abbia rifondato la Democrazia Cristiana. Ed è ancora più inquietante che abbia un seguito. Lo Stato deve assumere una posizione chiara e netta contro la mafia. Non avrebbe senso che ci siamo ancora uomini dello Stato rischino la vita e si dichiari che Cuffaro possa fare tranquillamente politica come se non avesse commesso nulla. La gravità del resto di Cuffaro è di avere commesso il reato da rappresentante delle istituzioni e non da comune cittadino. Ci pensi e si sforzi a dire quello che pensi. Basta con l'ipocrisia.

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