Dal sondaggio di LiveSicilia, che vede il capogruppo Udc in sala d’Ercole in testa tra le preferenze per la guida del partito del Sud, alle valutazioni politiche sul governo e sulla manovra finanziaria, che si appresta ad approdare in Aula: Rudy Maira commenta a LiveSicilia le ultime pagine della cronaca politica regionale.
Onorevole Maira, ha saputo che i lettori di LiveSicilia la vorrebbero alla guida del partito del Sud?
“Sì, ho saputo e ho anche letto i commenti. È stato un risultato inaspettato anche per me. Come immagino abbiate fatto voi, anche io lo interpreto come una provocazione da parte dei lettori. A titolo personale, certamente è un dato che fa piacere perché è comunque indice di gradimento. Ho seguito il dibattito nei commenti e credo che la prima parte sia la migliore, la più genuina, sincera. Ci sono i commenti più spontanei. Poi capisco che la spontaneità si sia un po’ persa, per quanto io possa assicurare che non ci siano state indicazioni da parte mia”.
E se dovesse fare una valutazione politica?
“Probabilmente è un po’ azzardata, capisco bene che si tratta di un sondaggio informale, ma io leggo un dato importante, e cioè che i siciliani a volte, anche inconsciamente, sono più lungimiranti persino di chi li amministra. In fondo attraverso il vostro sondaggio i lettori confermano le preferenze elettorali espresse nel 2008: Udc, Pdl, Mpa. Confermano, cioè, la volontà che quella coalizione torni a governarli nuovamente”.
Torniamo al partito del Sud: che ne pensa?
“Penso che più che un partito, serva una politica per il Sud. Tutti insieme, seppur da posizioni politiche differenti, dovremmo fare uno sforzo in più, nell’interesse della Sicilia e dei siciliani”.
Se la risposta non è un nuovo partito, cosa dovrebbe fare, allora, la politica per risolvere la questione meridionale?
“Vede, in questo momento ci troviamo davanti a un problema nazionale, legato alle pressioni della Lega Nord che, nel fare gli interessi dei propri elettori, porta avanti una politica settentrionalista”.
Ma in questo modo sta dando forza all’idea di un partito territoriale che guardi alle esigenze del meridione…
“No, si guardi al fenomeno Lega: partita dalla Padania ha allargato il proprio consenso a macchia d’olio in tutto il nord Italia, arrivando persino in Emilia e in Toscana. Questo a conferma che la risposta non è un partito del territorio, ma una politica che guardi alle esigenze dei territori”.
Torniamo a parlare di Sicilia: cosa ci dice di questo governo?
“Ma guardi, io lo dirò oggi nella mia dichiarazione in sede di votazione finale (sui rifiuti, ndr): è venuto il momento di uscire dagli equivoci. Lombardo decida. Faccia un governo politico, torni alla vecchia maggioranza, ma faccia qualcosa. L’Aula è disorientata, il Pd un po’ dentro e un po’ fuori, la nuova maggioranza che continua a litigare… da questa situazione bisogna uscire, in un modo o nell’altro”.
Questo significa che sareste anche disposti a rientrare in giunta?
“Perché no? Se ci si sedesse attorno a un tavolo e si fissassero alcuni punti nell’interesse dei siciliani, perché no? Questo governo oggi non ha un programma, ha soltanto dei punti, che poi corrispondono alle emergenze. Ma al di là delle emergenze, cosa intende lasciare in eredità alla Sicilia e ai futuri amministratori?”.
Che cosa direbbe Cuffaro di queste sue ultime dichiarazioni?
“Io penso che Cuffaro si sia sforzato di fare il possibile per la Sicilia, compatibilmente con i fondi che aveva a disposizione e con le alleanze politiche create”.
Mi riferivo all’eventualità di un vostro ingresso in giunta.
“Ma, vede, Cuffaro non è il più grande oppositore di Lombardo, al contrario di quello che si continua a dire. Dopo l’elezione di Lombardo, di tutte le belle parole pronunciate in campagna elettorale non si è fatto più niente. Lombardo ha cercato nuove alleanze politiche e noi siamo stati messi all’angolo. Questo è quello che Cuffaro ha duramente criticato, cioè che Lombardo abbia operato un’occupazione violenta del potere. E poi… stanno tutti lì a criticare tanto la giunta Cuffaro. Ma se non sbaglio in quella giunta c’erano anche tre assessori dell’Mpa, di cui uno alla sanità. Adesso le responsabilità sono tutte di Cuffaro e dell’Udc?”.
Facciamo una previsione sul bilancio, il prossimo atto che approderà in sala d’Ercole. Cosa succederà? Il Pd voterà l’atto politico del Governo? Oppure Lombardo non avrà i numeri in Aula?
“Allora, mettiamo in chiaro una cosa: qui nessuno si può permettere di lasciare la Sicilia senza bilancio. Se la manovra finanziaria non venisse votata, si andrebbe al commissariamento fino a nuova elezioni e, di fatto, per tutto il 2010 la Sicilia resterebbe senza bilancio. E i 13.000 precari che resterebbero senza retribuzione? Il bilancio va votato, si tratta di un atto di responsabilità nei confronti dei siciliani. Qualcuno potrebbe essere portato a dire, con faciloneria, che questo è attaccamento alla poltrona, ma non è così. È rispetto per una regione che deve crescere e non si può permettere di perdere fondi, risorse economiche, sviluppo”.
Quindi l’Udc voterà il bilancio?
“Certo che lo voteremo. Ci confronteremo e ci scontreremo in Aula, cercheremo di migliorarlo, ma alla fine lo voteremo”.