Ragno violino in casa: come riconoscerlo VIDEO - Live Sicilia

Brutta esperienza con ragno violino in casa: come riconoscerlo VIDEO

Brutta esperienza per una donna che ne ha trovati quattro tra le proprie mura
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ROMA – Con un recente filmato condiviso su Tik Tok, l’etologo Andrea Lunerti illustra come identificare il ragno violino, una delle specie più velenose presenti in Italia. Questa iniziativa è nata dopo essere stato contattato da una donna di Capena, una località nei pressi di Roma, che ha trovato ben quattro esemplari di questo ragno nella sua abitazione. Come riporta il Corriere.it, la donna ha scoperto improvvisamente due ragni in lavanderia, uno in corridoio e l’ultimo nella camera del figlio di otto anni. Dopo averli eliminati con un cesto della biancheria, ha chiesto a Lunerti di identificarli tramite WhatsApp, nel cuore della notte.

Ragno violino: chi è

Il ragno violino, noto scientificamente come Loxosceles rufescens, è una specie relativamente piccola. Una lunghezza massima di 4-5 cm, caratterizzata da un corpo marrone-giallastro con una distintiva macchia a forma di violino sul dorso. Questo aracnide, chiamato anche “ragno eremita”, preferisce ambienti caldi e bui, motivo per cui spesso si rifugia nelle case, specialmente durante i mesi più freddi. Di solito si nasconde dietro battiscopa, mobili e tessuti, ed è attivo prevalentemente di notte.

Avvistamenti e morsi di ragno violino: i casi in Italia

Negli ultimi tempi, in Italia, si sono verificati diversi avvistamenti e morsi di ragno violino. Recentemente, un caso tragico è stato riportato in Sicilia, dove un brigadiere dei carabinieri è deceduto dopo essere stato morso in campagna proprio da un ragno violino. I morsi di questo ragno siano generalmente indolori. Gli effetti possono portare a sintomi gravi come necrosi del tessuto, febbre e, nei casi più estremi, complicazioni sistemiche che richiedono cure mediche urgenti. Nonostante la crescente presenza di questo ragno nelle case italiane, gli esperti consigliano di non farsi prendere dal panico, ma piuttosto di imparare a riconoscerlo e adottare misure preventive per evitare il contatto diretto​.

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