PALERMO – Era diventato il terrore degli anziani. Li aspettava all’uscita delle poste o delle banche. Li strattonava fino a farli cadere per terra pur di strappare loro la pensione appena prelevata.
È pesante la condanna inflitta a Carlo Ventimiglia: 7 anni e 8 mesi in abbreviato, compreso lo sconto di un terzo come previsto dal rito processuale.
Sei le rapine che gli venivano contestate, tutte messe a segno con la stessa modalità: si piazzava davanti alle agenzie e aspettava la vittima di turno. Poi, decideva se entrare in azione subito oppure attendere che rientrasse a casa. Agiva in pieno giorno e in strade trafficate: via Ruggero Settimo, piazza Mordini, corso Finocchiaro Aprile, corso Pisani, via Brunetto Latini e via Mariano Stabile.
Fino a quando sulle sue tracce non si sono messi i falchi della Squadra mobile. È scattò l’arresto disposto dai pubblici ministeri Renza Cescon e Gaetano Guardì. A Ventimiglia, 52 anni, sono state contestate le aggravanti della recidiva e quella per avere preso di mira persone ultrasessantacinquenni.