AGRIGENTO – Il premier Matteo Renzi sceglie la Valle dei Templi di Agrigento per firmare il Patto per il Sud con la Regione Siciliana. L’intesa, che vale cinque miliardi e 750 milioni di euro, prevede un piano di investimenti per il rilancio dell’Isola. L’elenco delle opere e degli interventi previsti ha ricevuto il via libera dalla giunta regionale questa mattina. La firma e l’intervento del presidente del Consiglio arrivano davanti al tempio della Concordia. L’accordo firmato dal premier e dal governatore Rosario Crocetta riguarda risorse che la Sicilia dovrà spendere in 5 anni. Già nei prossimi mesi e nel 2017 saranno avviati cantieri per 2 miliardi e 320 milioni di euro. Si tratta di progetti esecutivi che riguardano interventi sulle infrastrutture e viabilità, sul patrimonio culturale (chiese e siti Unesco), centri storici e riqualificazione periferie, e impiantistica sportiva. In programma anche interventi contro il dissesto idrogeologico, l’erosione delle coste. Cento milioni di euro, poi, sono destinati alle aree di crisi: a Gela 60 mln, a Termini Imerese 40 mln.
Il primo tasto toccato da Renzi è quello economico: “La paura è un elemento costitutivo del nostro tempo. C’è una paura economica da sette anni di fila di segno meno, ha significato perdita di posti di lavoro. Non abbiamo risolto il problema. Ma abbiamo preso la macchina e l’abbiamo messa nella direzione giusta. La paura può essere affrontata non chiudendosi in casa – ha detto – Firmare il Patto per il Sud qui è per dire che questi 2.600 anni di storia servano a non chiudersi in casa ma a pensare al futuro. Scegliere di firmare il patto ad Agrigento significa che non dobbiamo avere paura ma dobbiamo guardare al futuro e smentire i pregiudizi sulla mafia”. E ancora: “Vogliamo che l’elenco delle cose da fare sia una visione, non un elenco della spesa”.
Il presidente del Consiglio torna poi sulla scelta della Sicilia come scelta del prossimo G7, che si terrà a Taormina: “ll prossimo anno l’Italia ospiterà i sessant’anni dell’Ue, il G7 si terrà in Sicilia. E’ fondamentale che si faccia qui perché quando sono andato a Bruxelles ho sentito la parola Sicilia associata alla mafia. Abbiamo deciso di farlo qui perché i potenti vedano la bellezza di questa terra evogliamo far capire che la Sicilia non è solo mafia ma bellezza e questa bellezza verrà vista da tutta Europa. La Sicilia è la terra nella quale la bellezza si coniuga nei monumenti e nella qualità delle relazioni umane. Nessuno è straniero”. Secondo Renzi “le istituzioni devono essere più semplici” e la Sicilia “deve essere la regione del futuro”.
Con Renzi il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, ill presidente della Regione Rosario Crocetta e il sindaco di Agrigento Calogero Firetto. Crocetta: “Oggi firmiamo il patto per il Sud ma fra un mese firmeremo il patto per l’inclusione sociale. Forse saremo la prima Regione a firmare questo patto con lo Stato. Lunedì trasmetterò a tutti i sindaci l’elenco di tutte le opere finanziate dal Patto per il Sud. Non c’è un comune che non ha avuto finanziato un’opera a secondo delle priorità e la programmazione. I protagonisti di questi cantieri saranno i sindaci”.
Il Patto per la Sicilia viene commentato anche da Alfano: “Per la Sicilia e Agrigento è un giorno molto bello. Abbiamo trovato e messo nel Patto le risorse per non far crollare la Cattedrale di Agrigento e per consolidare il costone: si tratta di 37 milioni di euro più 5 milioni per la progettazione per un totale di 42 milioni di euro”. Il sindaco di Salemi, Domenico Venuti, annuncia invece “interventi per 15 milioni di euro” nella cittadina trapanese in base all’intesa governo-Regione.