La magistratura sopra fare luce!
Reti idriche colabrodo in Sicilia|I soldi ci sono, i progetti no
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Abbiano almeno il coraggio delle loro azioni. Confessino.
questo progetto a metà è solo un azzardo velleitario da parte di una politica in cerca di facile consenso sulla pelle del Paese. Sarebbe ora di dire basta a questo spreco micidiale.
Chiunque dotato di un quoziente intellettivo medio capisce che questo non sa da dove cominciare. Faremo, programmeremo, penseremo, Braccia rubate all'agricoltura. Non dimentichiamo che qualche giorno fa schifano aveva assicurato che in Sicilia non ci sarà nessuna emergenza idrica.
realizzare subito, perchè non c'è più tempo, dissalatori di ultima generazione come quelli realizzati in Israele nella citta' di TEL AVIV (circa 1 milione di abitanti) aimentati con pannelli solari e pubblicizzati dal geologo del CNR Mario Tozzi nella sua trasmissione andata in onda sulla rete Rai.Inoltre fare ripulire al personale dell'Ente Sviluppo Agricolo il letto degli invasi per aumentare la capacita' e relizzare nelle fiumare le vasche di compensazione con conseguente realizzazione in invasi di raccolta.
Siamo alle solite prima di parlare di mes ricovery found bisogna spendere i soldi già disponibili e rendere cantierabili i progetti snellendo la burocrazia è la prima cosa che deve fare MUSUMECI ed i SINDACI e chi non fa un c… dev’essere cacciato anche dagli uffici e dalla Pubblica amministrazione
Troppi ignoranti per redigere un progetto
Questa regione continua con le vecchie routine burocratiche, una insensata cultura della riqualificazione del territorio e di compatibilità ambientale delle trasformazioni introdotte. Le principali criticità, nel settore dei lavori pubblici. riguardano la riforma, necessaria e urgente, delle politiche sulle opere igieniche (Acquedotti e Fognature), che coinvolgono anche altre politiche settoriali come quelle agricole e industriali. Dopo la fallimentare cessione di gestione degli acquedotti ai privati, si deve affrontare in modo organico il problema acqua con la sua crescente domanda, la cronica carenza, lo spreco e la dissipazione in una rete degradata, la mancanza di investimenti per nuovi acquedotti a partire dal 2004 (gestione Sicilacque). Senza progetti realizzabili, da presentare oggi, accelerando le procedure resteremo ancora una volta emarginati dalla ripresa che in Europa è già partita.