PALERMO – Dopo aver incassato il “sì” del Senato, la legge costituzionale che riduce i deputati regionali da 90 a 70 è stata approvata anche alla Camera dei deputati. Per poter entrare in vigore, tuttavia, la norma avrà bisogno di una seconda votazione da parte delle due Camere, in quanto va a modificare un articolo, in terzo, dello statuto speciale siciliano. L’approvazione, comunque, in prima lettura del provvedimento ha destato la soddisfazione di Giovanni Barbagallo, parlamentare regionale uscente del Pd, che già quattro anni orsono aveva presentato un disegno di legge per la riduzione del numero dei componenti dell’Assemblea regionale siciliana.
“Sono orgoglioso – dice Barbagallo – perché finalmente trova riscontro una battaglia che conduco da anni, anche se mi resta un po’ di rammarico, perché se la mia proposta non fosse stata bocciata due volte, la prima dalla commissione speciale per la Riforma dello Statuto e la seconda da quella per gli Affari istituzionali, saremmo già andati a votare per eleggere 70 parlamentari regionali anziché 90. Ancora una volta la Sicilia si dimostra zona franca in cui i cambiamenti arrivano con molto ritardo rispetto al resto del Paese”. L’approvazione definitiva da parte del Parlamento nazionale della riduzione dei deputati regionali con tutta probabilità avverrà nei primi giorni del 2013.
“Se non avessero anticipato le elezioni – conclude Barbagallo – l’iter di approvazione della riforma si sarebbe compiuto prima della scadenza naturale del mandato della Giunta regionale ed anche in questo caso si sarebbe andati al voto per eleggere un numero ridotto di deputati. Anche questo anticipo costituisce un’occasione persa per la nostra regione”.
