Rifiuti, imprese in allarme |"Regione adotti linea chiara" - Live Sicilia

Rifiuti, imprese in allarme |”Regione adotti linea chiara”

La prossima liquidazione degli Ato e il mancato avvio a regime dellle S.R.R. preoccupa le aziende del Comitato dei servizi di igiene ambientale della zona industriale che ieri si sono riunite per affrontare la questione e chiedere rassicurazioni.

dagli Ato alle Srr
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CATANIA – Cresce la preoccupazione tra le imprese etnee per quanto riguarda la raccolta dei rifiuti. La prossima liquidazione degli Ato e il mancato avvio a regime dellle S.R.R. preoccupa infatti le aziende del Comitato dei servizi di igiene ambientaledella zona industriale che ieri si sono riunite per affrontare la questione e chiedere rassicurazioni in merito, in particolare, ai livelli occupazionali. “Ciò che preoccupa maggiormente – scrivono in una nota –  è il fatto che a tutt’oggi non siano state ancora indette le gare d’appalto, né in forma integrata mediante S.R.R., né in forma singola o associata da parte dei Comuni. Il timore è che tale situazione di stallo blocchi il sistema di gestione dei r.s.u., tenuto conto che tutte le maestranze impiegate si trovano in atto in preavviso di licenziamento”.

Chiedono alla Regione, “così come promesso nell’ultimo incontro del 6 agosto 2013″, scrivono, di coinvolgere sindaci, sindacati e imprese per adottare una linea di indirizzo forte e chiara, che tuteli i sani principi di trasparenza, libera concorrenza e legittimità. “Si teme – aggiungono – che la mancata operatività delle S.R.R. all’alba del fatidico giorno 1 ottobre 2013 generi per i lavoratori il rischio di rimanere disoccupati in quanto estromessi in virtù di Ordinanze ad tempus, come purtroppo già avvenuto in alcuni Comuni nel corso degli ultimi mesi. Si registra infatti – prosegue la nota – che alcuni sindaci hanno fatto ricorso allo strumento delle Ordinanze, affidando il servizio a nuove imprese che si sono avvalse di proprio personale, lasciando senza occupazione un cospicuo numero di lavoratori già adibiti al medesimo servizio”.

Secondo il Comitato, l’ulteriore emissione di Ordinanze temporanee determinerebbe per le imprese qualificate che hanno finora gestito i servizi di igiene urbana e che sono inserite nella “white list”, il rischio di essere “cacciate” e sostituite da operatori non selezionati secondo la normativa vigente sugli appalti nazionale e comunitaria. “Si attende pertanto – concludono – un incontro urgente con l’assessore regionale all’Energia per fare chiarezza e ricevere indicazioni sui criteri di legittimità che i sindaci dovranno adottare per garantire la corretta e diligente esecuzione dei servizi di igiene urbana nell’imprescindibile interesse della collettività”.

 


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