Da Catania l’appello alla Regione per evitare la stangata sulla Tari

Da Catania l’appello alla Regione per evitare la stangata sulla Tari

Il presidente della Srr chiede un intervento immediato

CATANIA – Un contributo regionale per mitigare gli extracosti e evitare una stangata sulla Tari. Lo ha chiesto martedì scorso il presidente della SRR Catania Area Metropolitana, Francesco Laudani. Il presidente si è rivolto all’assessore regionale all’Energia e Rifiuti Giovanni Di Mauro, chiedendo rassicurazioni.

Laudani è stato a Palermo assieme a una delegazione di Sindaci e amministratori dei comuni di Gravina di Catania, Misterbianco, Mascalucia, San Giovanni La Punta, Pedara, Sant’Agata Li Battiati, Aci Catena, Aci Sant’Antonio, Trecastagni.

Il ruolo delle amministrazioni

“Occorre che le amministrazioni comunali conoscano l’ammontare dei contributi per extracosti, annunciati e non erogati, per inserirli nei Piani economico finanziari che dovranno essere necessariamente predisposti, validati dalle SRR e approvati dai consigli comunali entro il 30 giugno”, spiegano dalla Srr.

“Senza le somme annunciate dalla Regione, le bollette sono destinate ad aumentare e anche di parecchio – commenta Laudani. Un’ipotesi che vorremmo fosse scongiurata – continua – considerato il fatto che, non solo i Comuni hanno aumentato di molto le percentuali di differenziata, ma alcuni addirittura, hanno superato la soglia del 70 per cento”.

La preoccupazione di Laudani

“Siamo molto preoccupati – prosegue – e chiediamo un riscontro urgente alla Regione”. Due le richieste alla Regione: “Da un lato, rassicurazioni riguardo agli extracosti per evitare il rischio di aumentare le tariffe – sottolinea Laudani – e, in secondo luogo, la possibilità di rivedere la programmazione dei conferimenti dei rifiuti indifferenziati”.

“Questo alla luce delle attuali disponibilità delle discarica – sottolinea – ovvero nuovi  piani di conferimento considerato che quasi tutti i comuni hanno ridotto notevolmente le quantità di rifiuti indifferenziati”.

“Siamo coscienti del fatto che, con la realizzazione degli impianti previsti dal nuovo Piano Regionali, dei Rifiuti – conclude – le cose cambieranno, ma in attesa della cura, senza altri interventi, il malato muore”.


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