Rifiuti, nuova proroga |Todero: "Chiederemo i danni" - Live Sicilia

Rifiuti, nuova proroga |Todero: “Chiederemo i danni”

Nuova proroga per l'appalto, il legale della Oikos, Todero, è sul piede di guerra.

 

comune di catania
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CATANIA – Un ricorso che sta per essere notificato, contro la proroga, la seconda, che costa milioni all’azienda. Lo ha presentato la Oikos, una delle due ditte che ormai sei anni fa si è aggiudicata insieme alla Ipi, il servizio di raccolta di rifiuti nella città di Catania, contro l’amministrazione comunale. Secondo i legali infatti, questo secondo prolungamento dell’appalto sarebbe illegittimo. Per due ordini di motivi. Il primo sarebbe relativo al fatto che il bando, come prescritto dallo stesso tribunale amministrativo nell’ordinanza dell’aprile di quest’anno, avrebbe dovuto essere pubblicato entro il 30 giugno. Ma, come confermato dagli uffici comunali, si è in attesa del parere dell’Urega prima di procedere con la pubblicazione.

“Inoltre -spiega l’avvocato Rocco Todero – non si capisce perché la Prefettura insista a dare l’avallo a un contratto che ha prodotto una perdita di 1.600.000 euro in un anno”. E che per di più costerà al Comune oltre17 milioni di euro (LEGGI LA DETERMINA). Le somme sono quelle certificate dagli amministratori straordinari, anche questi costosi per la ditta e prorogati insieme all’appalto.

Insomma, per i ritardi dell’amministrazione comunale che oltre un anno e mezzo fa aveva dichiarato la volontà di modificare il capitolato d’appalto, starebbe proseguendo un contratto che non è più conveniente per l’impresa. “Questa proroga non va a vantaggio di nessuno-continua Todero – ma frutto di un’amministrazione inefficiente che non sa che pesci prendere. Per questo – aggiunge – stiamo preparando una richiesta di risarcimento nei confronti del Comune e della prefettura. In questo secondo caso per la gestione in perdita provocato dei commissari”.

Intanto, a Palazzo degli Elefanti, proprio sulla questione rifiuti continuano a perdere tempo: come dimostrano le ultime sedute di Consiglio andate a vuoto e che avevano all’ordine del giorno il Regolamento sui rifiuti.


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