Rifiuti, Sicilia “commissariata” | Tutti i paletti fissati da Roma - Live Sicilia

Rifiuti, Sicilia “commissariata” | Tutti i paletti fissati da Roma

Dagli Ato all'Ecotassa, passando per la nuova riforma. Crocetta dovrà rispettare obiettivi e tempi.

PALERMO – Sì alla proroga dello stato d’emergenza sui rifiuti. Ma solo a determinate condizioni. Come rivelato già due giorni fa da Livesicilia in un articolo nel quale si parlava dei “diktat” romani a Crocetta, il Ministero dell’ambiente ha inviato al governo regionale la “lista delle cose da fare” se vuole continuare a gestire il sistema dei rifiuti in via straordinaria. E se non si può parlare di un commissariamento formale, la Regione è stata, comunque, di fatto commissariata: dovrà attenersi a queste disposizioni se vorrà continuare a gestire l’emergenza.

Nel documento firmato dal direttore generale Mariano Grillo, è fissato anche uno stringente cronoprogramma degli adempimenti a carico della Regione. Il Ministero scrive infatti che l’intesa tra Stato e Regione può “essere concessa solo in via subordinata alla realizzazione delle azioni e nel rispetto delle prescrizioni di seguito indicate”. E le prescrizioni sono tante.

Ad esempio, entro 7 giorni dall’ordinanza il governo dovrà “fornire un quadro esaustivo delle infrastrutture dedicate alla gestione dei rifiuti urbani indifferenziati e differenziati presenti sul territorio”, illustrando anche i dettagli di ogni struttura. Entro lo stesso termine, poi, bisognerà “presentare un programma dettagliato che, in linea con quanto previsto dalla pianificazione regionale, contenga i cronoprogrammi per la realizzazione degli impianti necessari a garantire l’attuazione del principio di prossimità e di autosufficienza”. Sempre entro una settimana dall’ordinanza la Regione dovrà comunicare “un piano operativo, comprensivo di un crono-programma, con indicazione delle azioni e degli obiettivi intermedi di incremento di raccolta differenziata”.

C’è poi un passaggio che si lega ai dati illustrati stamattina in un articolo di questo giornale, sul flop della raccolta differenziata in Sicilia. Uno degli obiettivi previsti, infatti, si leggeva in quell’articolo, è “l’incremento della raccolta differenziata di almeno 3 punti percentuali rispetto al dato Ispra relativo all’anno 2015”. Il dato rivelato al momento è fermo al 12,7 per cento. Sempre entro 7 giorni poi, il governo regionale dovrà comunicare “la proiezione dei tempi e delle attività necessarie a determinare l’effettiva riduzione del gap infrastrutturale e del conferimento in discarica dei rifiuti”.

C’è poi il passaggio relativo alla riforma dei rifiuti. E in questo caso si manifesta il vero e proprio “commissariamento” dello Stato sul tema dei rifiuti: Crocetta dovrà infatti “attivarsi con solerzia” per giungere alla “riorganizzazione della governance regionale di settore, in ottemperanza delle diffide governative”.

Non solo. Il governatore dovrà adoperarsi per l’approvazione in Giunta e alla conseguente presentazione in Ars di un apposito ddl nell’ambito delle procedure di urgenza di cui all’articolo 136 del regolamento dell’assemblea regionale. I contenuti del disegno di legge – prosegue il ministero – dovranno individuare ambiti territoriali di affidamento preferibilmente di dimensione ultraprovinciale, e comunque in modo da garantire le opportune economie di scala nella gestione dei rifiuti, nonché realizzare forme di mobilità del personale del settore le quali – pur tenendo conto dell’esigenza di mantenere significativi livelli occupazionali – garantiscano adeguatamente l’economicità e l’efficienza delle gestioni del servizio e della relativa attività amministrativa”. E ancora, bisognerà condividere col ministero le azioni necessarie per innalzare i livelli di differenziata, di procedere all’introduzione della “ecotassa” entro il 30 ottobre, introdurre “nell’ordinamento regionale meccanismi volti al recupero delle somme dovute dai comuni – quali apposite trattenute a valere sui trasferimenti nei confronti di questi ultimi – per lo smaltimento dei rifiuti”, predisporre entro il 15 settembre “tutte le forme di contrasto all’evasione al pagamento della Tari”, istituire entro il 30 agosto un “capitolo di bilancio nel quale fare confluire le somme introitate dai Comuni a fronte dei versamenti delle tariffe, destinate allo smaltimento e al recupero dei rifiuti”, infine “stipulare, entro 30 giorni dalla adozione dell’ordinanza, specifici accordi con i Presidenti delle altre Regioni che si rendano disponibili a ricevere i rifiuti raccolti sul territorio della Regione siciliana, nelle more dell’espletamento delle procedure di gara per l’invio fuori Regione dei rifiuti – che devono concludersi comunque entro il 30 agosto – in modo tale da garantire il rientro progressivo, e comunque totale al termine del regime straordinario operante per effetto dell’ordinanza, nei limiti ordinari di capacità dei singoli impianti di trattamento”.

Se la Regione non rispetterà tutti questi punti, la proroga dovrà “venire senz’altro meno”, precisa in modo perentorio il Ministero. Nella nota, poi, il riferimento all’iter per la costruzione degli impianti di trattamento meccanico biologico che dovrà essere accelerato. “L’ordinanza – scrive il ministero – dovrà rendere operativa tutta la capacità di trattamento degli impianti di compostaggio e dei TMB presenti in regione procedendo celermente al rilascio delle autorizzazioni e all’avvio dei lavori per le piattaforme di Enna, Gela e Messina per le quali sono già stati affidati i lavori, anche aumentando la potenzialità di trattamento degli impianti in esercizio”.

“Nella proposta del governo – il commento del presidente della Regione Rosario Crocetta – non c’è nè la richiesta di commissariamento, nè di poteri speciali. Il piano del governo fa riferimento alla corretta programmazione delle procedure di smaltimento e conferimento nel rispetto delle leggi dello Stato e della normativa europea. Non si consentirà più il conferimento di rifiuti non biostabilizzati e pertanto si dovrà procedere alla tritovagliatura e biostabilizzazione, anche mediante impiantistica mobile. La criticità in atto più grave è rappresentata dalla discarica di Siculiana, che non si è dotata di impianto di biostabilizzazione”. Intanto da oggi è scattata la nuova ordinanza del presidente che proroga fino all’ultimo giorno utile, il 6 giugno, l’attuale sistema di conferimento. Dal 7 giugno in poi ci sarà una nuova ordinanza. “L’intendimento del governo – conclude Crocetta – è di far conferire tutti i comuni della provincia di Palermo su Bellolampo, dotata di impianto di biostabilizzazione realizzato dalla Regione, e quindi già in grado di consentire tali conferimenti”.


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