PALERMO – L’assessore regionale all’Energia e servizi di pubblica utilità, Alberto Pierobon interviene sulla riforma dei rifiuti: “Aspetto tutti in Aula su fatti concreti, dove il cambiamento reale si misura con fatti reali ed è lì che si vedrà chi vuole cambiare davvero e chi invece vuole che tutto resti uguale.
Basta con le chiacchiere. Questa riforma allinea la Sicilia al resto d’Italia seguendo le indicazioni di Anac, Corte dei Conti e governo nazionale. La stessa Corte che, nel 2017 ha stigmatizzato, cito testuali parole, “l’esistenza di una situazione difficilmente superabile e alquanto preoccupante, posto che il sistema di gestione dei rifiuti delineato dalla normativa regionale vigente si è rivelato inattuabile”.
Ci siamo confrontati a lungo con amministratori locali, sindacati, partiti, associazioni, e siamo aperti a ogni contributo che possa migliorare la norma. La legge garantisce tutto il personale e renderà più efficiente la gestione dei rifiuti in tutta l’Isola. Questa è la realtà. Chi vuole che tutto rimanga uguale, con i disagi per i cittadini, i danni per l’ambiente e gli affari sbagliati, se ne assumerà la responsabilità di fronte ai cittadini siciliani”.
Le indicazioni dell’Anac e della Corte dei conti di cui parla l’assessore sono state date prima della emanazione del decreto legislativo Madia 175/2016 che ha allineato le società partecipate degli enti locali agli enti pubblici; quindi non diciamo fesserie. questa pseudo riforma interviene sufgli aspetti amministrativi e non su quelli veramente necessari, cioè gli impianti. e poi qualunque cosa dica l’assessore al personale amministrativo non viene garantito il passaggio alle ada. Infatti, il concorso – come tutti sanno – DEVE essere pubblico e non ci può essere una riserva ai soli dipendenti delle srr o delgli ato. Un po’ di sincerità per favore!! non si possono dire cose non vere al solo scopo di portare a casa un a riforma dannosa per tutti….e l’assessore lo sa bene.
Il problema non si risolve facendo una nuova legge e rimescolando nuovamente tutte le carte ma facendo i giusti aggiustamenti alla legge 9 e facendola rispettare. Il modello attuale con tutte le sue criticità funziona perché responsabilizza i Comuni. Il ddl invece deresponsabilizza i Comuni perché ci sarà un solo soggetto (una para provincia) che dovrà affidare il servizio e gestire la tariffa. A Padova e in Emilia può funzionare qui in Sicilia la vedo difficile. Il risultato di questa continua incertezza normativa di settore è quella tra gli altri di allontare eventuali investitori onesti. E non è vero che i lavoratori sono tutti garantiti.