Riggio: "Mettere da parte le ingerenze politiche"

Riggio (Gesap): “Mettere da parte le ingerenze politiche”

L'ad chiede da tempo che lo scalo venga privatizzato
TRASPORTI
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PALERMO – “La stagione estiva si preannuncia ricca di novità. Grazie agli investimenti realizzati, è migliorata l’accoglienza e l’esperienza di viaggio dei passeggeri. Adesso, saranno necessari ulteriori passi avanti per migliorare l’infrastruttura e far crescere l’aeroporto, così come è previsto dal piano approvato da Enac” solo le dichiarazioni di Vito Riggio, amministratore delegato di Gesap, società di gestione dell’aeroporto di Palermo, che da tempo spinge e lavora per far sì che lo scalo del capoluogo venga privatizzato.

Ci vuole una forte spinta per aumentare la produttività e la qualità dei servizi al passeggero, mettendo da parte ogni tentazione di ingerenza della politica e ogni logica spartitoria. Constato, inoltre – conclude l’amministratore delegato di Gesap – che sono passati tre mesi senza che si sia messo in moto il procedimento per la partnership con un qualificato socio. Ne trarrò le ovvie conseguenze”.

Lo stesso Riggio si era dimesso dal Cda nel giugno del 2024 e aveva detto: “Se si vuole continuare a gestire l’ordinaria amministrazione non c’è bisogno di un ex presidente dell’Aviazione Civile se invece i soci vogliono finalmente imboccare la strada della privatizzazione la mia presenza avrebbe ancora senso“.

Nei mesi successivi alle dimissioni di Riggio è arrivata la richiesta del governatore della Sicilia, Renato Schifani, a ritornare sui suoi passi perché sotto la sua guida “lo scalo di Punta Raisi ha registrato incrementi record sotto diversi aspetti”, con lo stesso Schifani che rimarcava l’importanza di riprendere il percorso di privatizzazione interrotto alcuni anni fa e bloccato anche per la crisi del trasporto aereo a causa del Covid19.

L’argomento privatizzazione è tornato in auge lo scorso 28 febbraio, quando Schifani a margine della cerimonia di apertura dell’anno giudiziario della Corte dei Conti ha espresso “amarezza” per quanto riguarda l’aeroporto Falcone e Borsellino perché “da quando ci siamo insediati abbiamo esercitato anche una moral suasion che non viene recepita. Mi spiace molto naturalmente anche perché noi su Palermo abbiamo previsto un investimento di 14 milioni di fondi sociali di cooperazione. Quindi noi saremo coerenti con i nostri impegni. Però io mi auguro che Palermo esca dalle sacche della politica, dal controllo della politica di una struttura strategica ma che non obbedisce a logiche di mercato che ormai a livello internazionale vedono una presenza di privati, possibilmente un partenariato pubblico-privato”.

Lo scalo, nella giornata di oggi, ha presentato le tratte estive che saranno 97.


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