Rinasce lo storico Hotel Patria | Diventerà un residence per studenti - Live Sicilia

Rinasce lo storico Hotel Patria | Diventerà un residence per studenti

L'ingresso dell'Hotel Patria (Foto F. Rubino)

Si sblocca l'intoppo giudiziario che impediva il via ai lavori di ristrutturazione dello storico palazzo di via Alloro, di proprietà dell'Università di Palermo. In estate riaprirà il cantiere per la realizzazione dello studentato.

PALERMO – Ultime tappe per l’odissea dell’Hotel Patria, il palazzo storico di via Alloro, di proprietà dell’Università di Palermo e ristrutturato nel 2008 dall’Istituto autonomo case popolari (Iacp) con l’intento di darlo in gestione all’Ersu e realizzare quindi un residence per studenti. Un progetto da oltre 325mila euro che aveva subìto una battuta d’arresto sette anni fa a causa di un intoppo giudiziario che aveva costretto gli operai a terminare i lavori anzitempo e senza mettere a punto dettagli fondamentali per la messa in regola dello stabile, primo fra tutti la scala antincendio interna rimasta incompleta.

L’attesa però sembra volgere al termine, dopo l’aggiudicazione delle gare d’appalto a metà maggio. “Il progetto esiste già – precisa il direttore generale dell’Iacp di Palermo, Ernesto Butticé – e consisterà nella realizzazione di un scala esterna, a partire dal primo piano, per bypassare il porticato, e nella ristrutturazione della scalinata monumentale interna”. Una svolta che, secondo i termini prestabiliti, consentirà agli addetti di cominciare i lavori già in estate, salvo eventuali ricorsi da parte delle altre imprese concorrenti.

Una buona notizia, soprattutto per i ragazzi del Collettivo universitario autonomo, che da due anni abitano all’interno dell’edificio dopo l’occupazione dell’aprile 2013. “Siamo una cinquantina e in due anni sono passati circa cento ragazzi di qui – spiega Federico Guzzo, componente del Collettivo -. Abbiamo voluto dare un segnale forte perché non crediamo sia possibile che posti come questo rimangano abbandonati, quando tantissimi ragazzi, dopo aver fatto regolare richiesta per un alloggio, ricevono un rifiuto per ‘mancanza di strutture'”.

Sullo sfondo resta comunque la necessità di dover abbandonare l’edificio per poter consentire i lavori, un passaggio non del tutto chiaro e su cui i ragazzi chiedono un confronto: “Quando avremo la certezza che il progetto effettivo sarà quello di uno studentato – continua Guzzo – non avremo alcun problema a lasciare l’edificio, chiederemo soltanto di rimanere fino a luglio, in modo da concludere il semestre”. Negli ultimi due anni l’hotel, grazie alle iniziative ideate dal Collettivo, è diventato un centro di ritrovo per tutti gli studenti, non soltanto per chi ci vive. Ora potrebbe diventare uno studentato a tutti gli effetti, mettendo fine a un’odissea che non sembrava potesse averne.


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