Tributi, servizio in proroga |In attesa del voto il Consiglio - Live Sicilia

Tributi, servizio in proroga |In attesa del voto il Consiglio

L'atto di indirizzo politico, che dovrebbe essere votato oggi in aula, è al sesto punto del lungo ordcine del giorno.

esternalizzazione
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CATANIA – Un elenco lungo, lunghissimo. Tanti gli argomenti che dovrebbero essere discussi stasera in Consiglio comunale, che si riunirà a partire dalle 19. Una serie di punti che l’assemblea dovrebbe trattare che vanno dalla convenzione con l’Istituto musicale Bellini – intono al quale, pare, scoppierà una polemica – all’approvazione del Dup, il Documento Unico di Programmazione, all’istituzione della consulta dei migranti, a quella per la pace e la solidarietà per i paesi in via di sviluppo, all’individuazione delle tipologie edilizie del centro storio – atto legato alla variante urbanistica – il regolamento unico per l’accesso al sistema integrato dei servizi e degli interventi socio-assistenziali, e tanti altri argomenti.

Tra questi, anche l’atto di indirizzo politico per il servizio di affidamento per i prossimi 5 anni del servizio di ricerca dell’evasione e di riscossione coattiva delle entrate tributarie ed extra-tributarie, della gestione per l’applicazione della TARI, nonchè del supporto alla gestione della riscossione volontaria delle altre entrate tributarie ed extra-tributarie e delle attività opzionali del Comune di Catania”. Un punto, quest’ultimo, inserito nel piano di rientro, che dovrebbe consentire a Palazzo degli Elefanti di aumentare la quota di entrate da tributi, ancora troppo esigua rispetto agli accretamenti, esattamente come segnalato più di uina volta dalla Corte dei conti palermitana.

Un atto però che non è considerato urgente. Nonostante possa essere considerato importante, sia per le richieste di migliorare le performances di accertamento e riscossione della corte palermitana, sia perché inserito all’interno del piano di rientro rimodulato come “supporto ulteriore delle analisi di fondo sulla risorsa è stato considerato anche il mutamento del metodo di gestione dei tributi, da interno a esterno. Infatti, è in corso di valutazione una proposta di deliberazione per esternalizzare la gestione dei tributi propri, dalla quale si ritiene proverranno notevoli miglioramenti in termini di efficacia ed efficienza, oltre ad una generale economicizzazione della gestione e un incremento positivo dei flussi di cassa in entrata”. Sia, infine, perché il servizio di esternalizzazione in vigore in questo momento, svolto dalla R.T.I. Engineering Tributi S.p.A, è in regime di proroga da circa un anno, scaduta il 21 ottobre 2016.

Il punto infatti è solo al sesto punto del lungo ordine del giorno della seduta di stasera. Un’anomalia sottolineata dal vicepresidente vicario del Consiglio comunale, Sebastiano Arcidiacono. “Sorprende che, di fronte la necessità di migliorare i servizi di riscossione, segnalata dalla Corte dei conti – afferma il consigliere – non corrisponda una certa tempestività da parte dell’amministrazione comunale, che non ha messo nemmeno l’urgenza nella convocazione, per quanto riguarda questo punto all’ordine del giorno. Non vorrei – aggiunge – che, ancora una volta, l’inefficienza della macchina venga scaricata sul Consiglio comunale”.

In effetti, da Determinazione dirigenziale a firma del Ragioniere generale, Massimo Rosso,si evince la possibilità “Nelle more della decisione consigliare sopra detta e al fine di non interrompere il servizio necessario e obbligatorio alle funzioni dell’Ente” di prorogare ancora una volta il servizio di riscossione coattiva delle entrate tributarie ed extratributariealla R.T.I. Engineering Tributi S.p.A”, fino “alla definitiva individuazione del concessionario all’esito delle procedure di gara svolte in attuazione della decisione consiliare riguardante la concessione per la durata di 5 anni, del servizio di ricerca dell’evasione e di riscossione coattiva delle entrate tributarie” e di “imputare la spesa, nel bilancio di previsione 2015-2017, competenza 2016, nella complessiva somma di 1.400.000 euro”.

Resta poi un dubbio, relativo ai servizi che verrebbero appaltati all’esterno con la nuova concessione: secondo la ragioneria, infatti, l’amministrazione comunale potrebbe da sola, attraverso i propri dipendenti, effettuare il servizio di accertamento. Questo infatti, stando sempre agli uffici di Palazzo dei Chierici, potrebbe essere svolto con profitto internamente, mentre le difficoltà maggiori sarebbero in ordine alle riscossioni. Appaltare solo queste ultime potrebbe far risparmiare Palazzo degli Elefanti e i contribuenti.


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