PALERMO – Nel Movimento 5 stelle c’è aria di resa dei conti. Ieri sera, i parlamentari grillini si sono riuniti alla presenza dei quadri dirigenti, per analizzare l’evolversi della situazione politica. L’assemblea di deputati e senatori del M5S sembra però essersi subito trasformata in un vero e proprio processo a Luigi Di Maio, dove non sono mancate parole forti e critiche sulla rotta seguita dal giovane leader nelle ultime settimane.
Fra gli intervenuti, spiccano le parole brutali della vicepresidente del Senato Paola Taverna: “La verità è che tu hai giocato a chi ce l’ha più lungo con Mattarella. Hai pensato più al governo che al Movimento”, sono le parole riportate da Repubblica. Il deputato Andrea Colletti avrebbe chiosato: “Luigi, devi ascoltare anche i cacacaz..., quelli che la pensano diversamente da te. Altrimenti ti accerchi di yes men e diventi come Renzi”. “Ma per sapere cosa spiegare ai nostri attivisti dobbiamo guardare Barbara D’Urso?” ha detto Emanuela Corda. Un vero e proprio assedio a cui Di Maio avrebbe risposto, cercando di calmare gli animi irrequieti: “Forse scopriremo che quelli con cui abbiamo trattato ci hanno preso in giro, io però preferisco passare più per brava persona che per furbo”.
Ma c’è altro. Sia Adnkronos che il Corriere della Sera riportano di un incontro “non ufficiale” organizzato a Palazzo Madama da una cinquantina di parlamentari del M5S. Della riunione non sarebbero stati avvertiti né lo stesso Di Maio, né il capogruppo al Senato Danilo Toninelli. “Non possiamo mica riunirci senza dirlo a Luigi”, avrebbe affermato la veterana Laura Bottici. Oggetto della discussione: lamentarsi della linea tenuta dal capo politico e della mancanza di scelte collegiali. Pochi sono i nomi emersi dei “dissidenti” , fra questi spunta quello del comandante Gregorio De Falco, che avrebbe definito “clamorosamente sbagliata” la linea del leader. Qualcuno gli ha fatto eco: “Luigi ha sbagliato tutto”. “Sono arrivata a Roma credendo di replicare la condivisione che ho sempre apprezzato nei meetup – avrebbe spiegato ai colleghi una senatrice neoeletta -, qui apprendo le notizia dai giornali, mi sembra un incubo. E quando da casa mi chiedono che cosa stia accadendo ho quasi imbarazzo nel dire che non so un fico secco”.
