PALERMO – Un “gabinetto di guerra”. Che non può essere “peggiore di quello attuale”. E che deve nascere subito. Domani, o al più tardi lunedì, per essere presentato all’Ars martedì. Questi i piani di Rosario Crocetta per la nuova giunta. Che avrà almeno la metà degli assessori donne e anocra una volta non avrà deputati o ex al suo interno.
“Ieri la coalizione ha detto ‘niente deputati in giunta‘, stavolta me lo hanno proposto loro. E poi mi hanno proposto che la metà della giunta sia composta da donne”, ha riferito oggi ai giornalisti Crocetta. Di guerra, “rosa”, ma anche di alto profilo (“al di sopra delle logiche di corrente”, dicono al Pd). Questo è un altro degli attributi che la maggioranza vorrebbe per la nuova giunta. Soprattutto il Pd, che pensa di cambiare tutta la sua delegazione. Altri partiti invece, come Articolo 4 e Udc, puntano a mantenere gli assessori uscenti. Ma considerando che anche Lucia Borsellino e Linda Vancheri resteranno al loro posto, il risultato finale potrebbe apparire come un semplice ritocco, e non è questo l’intento dell’operazione. Il difficile equilibrio tra continuità e discontinuità sarà un elemento chiave nelle trattative di queste ore. Col Pd che vorrebbe una giunta quanto più nuova possibile (e quindi Agnello, Bruno e Gerratana avrebbero già la valigia pronta). E Crocetta e il Megafono intenzionati a difendere a spada tratta Nelli Scilabra ma anche Salvatore Calleri. Mentre appare sempre più probabile il “sacrificio” di Michela Stancheris.