MILANO – Emilio Fede ha spiazzato tutti con la sua deposizione al processo Ruby: la ‘Rubacuori’ era “brutta e aveva un cattivo odore”. La giovane marocchina è stata descritta con queste parole poco gentili dal giornalista siciliano vicino a Berlusconi, che ha risposto alle domande di Niccolò Ghedini, legale dell’ex presidente del Consiglio, stamattina al palazzo di giustizia di Milano. Il giornalista di Barcellona Pozzo di Gotto ha deposto al processo in cui è coinvolto l’ex premier, ricostruendo l’ingresso di Karima El Mahroug (vero nome della marocchina) nel giro di Arcore: sarebbe stato Lele Mora a portarla, ma all’ex direttore del Tg4 la ragazza non è mai piaciuta.
Fede parla di un disinteresse nei suoi confronti, poiché non la trovava “fisicamente adeguata”. E Ruby sarebbe stata al corrente del pensiero di Emilio, tanto che un giorno gli avrebbe detto: “Che modo villano di giudicarmi”. Il giornalista, imputato in un processo parallelo per concussione e prostituzione minorile, ha anche sottolineato che a prima vista Ruby sicuramente non sembrava una minorenne e che la ragazza affermava di avere ventiquattro anni. Fede ha anche dichiarato di non aver mai notato trasgressioni o scene a sfondo sessuale nella villa dell’ex premier, contraddicendo la testimonianza di Ambra Battilana e Chiara Danese, che invece avevano raccontato di baci e toccamenti nella famosa serata del 22 agosto 2010.
Ultima rilevante notizia emersa dalla deposizione, sarebbe il rapporto tra Fede e Berlusconi: secondo quanto dichiarato dall’ex direttore del Tg4, dal giorno del licenziamento in poi avrebbe visto e parlato con l’ex premier soltanto un paio di volte, sebbene i due abbiano un rapporto di vera amicizia lunga 24 anni.