Sabatini: "L'addio al Palermo mi addolora" - Live Sicilia

Sabatini: “L’addio al Palermo mi addolora”

L'ex direttore sportivo del Palermo
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Se qualcuno pensa che la figura del direttore sportivo sia utile e idonea solo a portare avanti trattative di calciomercato, si sbaglia di grosso. Se poi è il ds del Palermo con un presidente vulcanico e focoso come Zamparini, la figura del dirigente si arricchisce di altre componenti. Dicesi Direttore Sportivo del Palermo, colui che non solo deve curare vari affari di mercato, ma deve al contempo frenare e stemperare le lingue di lava del proprio presidente, mantenere compatto uno spogliatoio orchestrato da troppi senatori e ammortizzare le “voglie” di mercato di tanti calciatori che al pallone danno del “tu”. Solo adesso, solo dopo gli ultimi scossoni in casa Palermo, si capisce la reale importanza della figura di un direttore sportivo. Attualmente nell’ambiente rosanero regna il caos. Allenatori che vanno e che vengono, calciatori rosanero venduti al Milan e al Barcellona senza una reale trattativa, Zamparini che parla a ruota libera, risultati in campo pessimi.

“La figura del ds è molto importante – dice Sabatini – riesce a far quadrare tante cose. Io sono ancora molto addolorato per aver detto addio al Palermo, ma la colpa non è stata di una singola persona ma un po’ di tutti. Zamparini è comunque una persona molto competente. Chi vedo come futuro ds rosanero, Sensibile? E’ un ottimo dirigente, un brillante ds che sta facendo grandi cose a Novara. E’ cresciuto con il Palermo e quindi credo che gli farebbe piacere ritornare, sarebbe un buon binomio”.

Sabatini ha anche confermato di aver incontrato Zamparini a Roma: “L’ho incontrato ieri. Abbiamo parlato, mi ha fatto piacere incontrare il presidente che devo dire la verità sento spesso. Non voglio parlare del mio futuro ( a breve annuncio ufficiale come nuovo dirigente della Roma) e quindi con Zamparini non abbiamo parlato di mercato.Pastore? Sì, ne abbiamo parlato, ma non nei termini che pensate voi. Ho solo espresso il mio giudizio sul calo del calciatore che secondo me è legato alla stanchezza che Pastore ha sia in mente che nel fisico. El Flaco ha bisogno di riposare e stare lontano dai campi di calcio per almeno dieci giorni. Tornerà ad alti livelli”.


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