ADRANO – Arrivano i primi risultati degli esami svolti dai Ris di Messina su alcuni reperti trovati sulla “scena del crimine” del giallo di Valentina Salamone. Gli esami sui pantaloncini, l’asciugamano, le scarpe e la corda sono iniziati nei laboratori dei Ris di Messina lo scorso 16 dicembre. Sono già terminati, dunque, i sei mesi per il supplemento di indagini disposto dal Gip Francesca Cercone dopo aver respinto la richiesta di archiviazione presentata dalla Procura Generale per l’inchiesta che vede tra i sospettati Nicola Mancuso, in carcere per una condanna in primo grado per traffico di stupefacenti.
Dagli esami sulle calzature di Valentina indossate quella tragica notte del 2010 sarebbero state rilevate nuove tracce biologiche riconducibili a Nicola Mancuso e a un’altra persona (di sesso maschile). I nuovi esiti saranno a questo punto valutati dalla Procura che deciderà come procedere con le indagini per far luce sulla morte della giovane biancavillese, trovata impiccata nella villetta di Adrano. Gli accertamenti irripetibili saranno oggetto di studio anche da parte dei consulenti nominati dalle parti, dalla difesa di Nicola Mancuso e dal legale della famiglia Salamone.
“Noi cerchiamo solo la verità” – aveva detto alla vigilia dei nuovi esami dei Ris il legale della famiglia Salamone, Dario Pastore. La speranza è che questi nuovi accertamenti possano permettere di raggiungere questo obiettivo. Almeno quello di avere una verità processuale.