Sicilia, Salvini: 'Lega esprimerà il sindaco di Palermo o il governatore' - Live Sicilia

Salvini: ‘Lega esprimerà il sindaco di Palermo o il governatore’

Ci sono i NOMI dei nuovi coordinatori provinciali. Opinione positiva su Lagalla
POLITICA
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PALERMO – Tre ore di riunione su Zoom con la classe dirigente siciliana, alla fine il mandato di Matteo Salvini ai suoi è netto: chiudere sulle candidature questo weekend. “Quando verrò a Palermo (l’8 aprile) deve esserci il nome del candidato a sindaco di Palermo”, ha detto il leader del partito. Spetta al segretario siciliano Nino Minardo il giro di consultazione con gli alleati.

La Lega punta a piazzare un proprio uomo alla presidenza della Regione, in alternativa rivendica il candidato sindaco a Palermo o al limite un ticket con Forza Italia. Il partito, come tutti quelli del centrodestra, al momento, ha il suo nome in campo: Francesco Scoma. Ma guarda con favore alla candidatura di Roberto Lagalla.

Tra le altre cose, è stato fatto il punto su alcuni temi cruciali a partire dall’emergenza rifiuti che da troppo tempo è irrisolta. Si è discusso anche di acqua pubblica a cui famiglie e imprese non hanno ancora accesso, di come investire efficacemente i fondi europei e nazionali, delle difficoltà del comune di Catania dopo le vicende che hanno coinvolto il sindaco, dell’impegno della Lega a risolvere i problemi della città di Palermo a partire dallo scandalo del cimitero dei Rotoli.

In vista delle prossime elezioni amministrative – sia comunali che regionali – il partito ha nominato nuovi coordinatori provinciali. A Catania il nuovo responsabile è Fabio Cantarella, a Palermo Francesco di Giorgio, a Messina Daniela Bruno, a Trapani Francesco Cannia, a Caltanissetta Michele Vecchio e ad Agrigento Annalisa Tardino. E’ quanto si legge in una nota del partito.

La Lega guarda con favore convergenza su Lagalla

Per ciò che riguarda le candidature nel comune capoluogo il nome di Roberto Lagalla non sarebbe un tabù nella Lega. C’è un pezzo di classe dirigente che stima l’ex assessore del governo Musumeci, già in corsa come candidato sindaco in quota Udc. Tutto dipenderà dai colloqui finali con gli alleati.

Se dovesse spuntarla Lagalla, col sostegno in questo caso naturalmente anche di Forza Italia – ma tra gli ‘azzurri’ la partita tra le due anime del partito è ancora aperta con Francesco Cascio in standby – la Lega rivendicherebbe la presidenza della Regione: ma al momento è solo una ipotesi anche perché nel Carroccio c’è chi sottolinea che l’endorsement del governatore Musumeci a Lagalla non aiuta.

Germanà: Resto in campo per Messina

“Resto in campo, la mia disponibilità a candidarmi sindaco per Messina c’è ed è più forte che mai”. Il leghista nega d’avere ritirato la candidatura a sindaco di Messina. “Nulla di più falso – dice -. Negli ultimi giorni stiamo assistendo, purtroppo, a fughe in avanti poi smentite e a colpi bassi con la diffusione di notizie prive di fondamento. Tutto questo è inaccettabile e fa male al centrodestra. Ora basta: esigo serietà da parte di tutti”, afferma in una nota del parlamentare della Lega, Nino Germanà.

“Insieme agli altri dirigenti siciliani della Lega abbiamo da poco finito finito la riunione con Matteo Salvini durante la quale lui stesso ha ribadito fiducia nei miei confronti e mi ha incoraggiato ad andare avanti. Ed è quello che farò. Per Messina, per i messinesi e per il centrodestra unito”, aggiunge.


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