Salvo Grillo: “La Adorno |sembra assente in città ” - Live Sicilia

Salvo Grillo: “La Adorno |sembra assente in città ”

A piazza Manganelli solo poche centinaia di persone per il deputato regionale Cancelleri e il candidato sindaco Lidia Adorno. Salvo Grillo, esponente del Gar e “amico” del Movimento: “Forse c'è un po' di stanchezza e affaticamento”.

IL COMIZIO DEL M5S
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Comizio in Piazza Manganelli

CATANIA – Sabato sera, ore 21.30. Il comizio di Lidia Adorno, candidato-portavoce del Movimento cinque stelle alla carica di primo cittadino, accompagnata dal deputato Ars Giancarlo Cancelleri, non è ancora iniziato. L’evento elettorale è fissato per le ore 20.00 nella centralissima piazza Manganelli. Il ritardo è evidente. Sono in poche centinaia gli attivisti presenti. Numeri assai lontani dalle folle che hanno riempito per ben due volte, nel giro di pochi mesi, piazza Università, durante le competizioni per le regionali e per le politiche. Allora sul palco c’era Beppe Grillo. Oggi, invece, c’è in contemporanea la finale Champions League che ha visto laurearsi campione d’Europa il Bayern Monaco di Arjen Robben. Un particolare probabilmente non previsto dagli organizzatori della fitta giornata elettorale targata cinquestelle che ha preso il via ieri a Catania. Di mattina, infatti, gli attivisti del movimento si sono dati appuntamento al centro fieristico “Le ciminiere” per una giornata di studi sulla proposta del reddito di cittadinanza.

Salvo Grillo

In attesa del comizio, c’era a piazza Manganelli anche Salvo Grillo, esponente di primo piano del Gar, e, come lui stesso si è definito, un “movimentista prima del cinque stelle, un ante litteram”. Con LiveSiciliaCatania ha scattato una fotografia sulla campagna elettorale in corso: “Vedo Stancanelli in crescita, con piccoli slogan popolari che funzionano. Per intenderci: ‘cu nenti fici miracoli’. Vedo Bianco – ha continuato Grillo- che, esempio di alta politica, cerca di mettere d’accordo tutti anche quelli che non sarebbero generalmente graditi alla parte che lo vota. Ma quella -ha chiosato- è la politica e lui da politico non può fare altrimenti. D’Urso, per quanto mi riguarda, non esiste, è stato assolto dalla Magistratura, ma è condannato eticamente dall’intera città”. É assai caustico, invece, sulla campagna elettorale degli “amici” pentastellati: “La Adorno mi sembra un po’ assente in città, non so se sia una scelta strategica. Forse c’è un po’ di stanchezza e affaticamento. Nel contempo c’è pure un po’ di scoramento. Se il M5S non farà il punteggio desiderato – ha sottolineato- qui a Catania e in Sicilia, lo scoramento sarà ancora più grande. A mio parere, questo è un fatto negativo, perché innanzi tutto il Movimento è l’unica forza di opposizione del paese. Penso poi che un risultato dignitoso della Adorno e di Caserta sancirebbe la necessità di un ballottaggio, che farà sicuramente bene alla città, perché costringerebbe il sindaco eletto a fare delle scelte politiche e assessoriali che tengano in considerazioni anche quei segmenti che non li hanno votati. ”

L'incontro alla Ciminiere

Salvo Grillo, che in concomitanza della elezioni ragionali ha lanciato sul sito de le pecoresicule, un monitoraggio dei profili penali dei candidi in campo, ha inoltre commentato positivamente la scelta del Pdl di far vagliare preventivamente, dopo il caso di Giovanni Castelli, le proprie liste al Prefetto: “Mi sembra interessante. Una campagna di moralizzazione è già in atto. Il M5S – ha chiosato- non si accorge che ormai siamo oltre. Quando continuano a incartarsi su diarie, su riduzioni di spese e quant’altro, sbagliano. Hanno già vinto. Una moralizzazione del paese è già in atto. Il programma del Movimento – ha aggiunto- ha ancora punti importanti da portare avanti, ma in realtà s’incartano su cose dove già c’è una vittoria. La confusione ha fatto perdere di vista l’obiettivo del movimento”. Partendo proprio dal programma di moralizzazione della politica targata Cinque stelle, Grillo ha delineato una mappa degli equilibri interni movimento a Catania: “Ci sono differenze tra i due gruppi, ormai lo sanno tutti. Non si capisce che la prima forza d’opposizione del paese deve fare i conti con quelle che si chiamavano una volta le correnti. In candidato sindaco, in questa fase, avrebbe potuto unire e non lasciarli lì frantumati e frastagliati. Bisogna prendere atto che dentro il Movimento ci sono tre idee diverse, intregralisti, massimalisti e quelli del modello Sicilia. È normale. Ma questo -ha concluso- è un concetto che ancora deve arrivare”.


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