Sanità, la partita dei manager | I nomi, le poltrone, gli sponsor - Live Sicilia

Sanità, la partita dei manager | I nomi, le poltrone, gli sponsor

Nelle prossime ore il governo Musumeci sceglierà i direttori generali di Asp e ospedali. Alcuni erano già alla guida delle aziende con Crocetta. Le novità.

PRESTO LE NOMINE
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PALERMO – I tempi sono maturi. Ma sui nomi, c’è ancora qualcosa da sistemare. Il governo regionale si prepara a “varare” le nuove nomine ai vertici di Asp e ospedali siciliani. La prossima riunione di giunta, forse già domani, dovrebbe essere quella buona. Gli ultimi incontri, però, non hanno sciolto alcuni nodi.

Il quadro generale, però, potrebbe essere quello di una rivoluzione solo “parziale”. Più di un nome, tra quelli dei direttori generali che hanno guidato le aziende negli anni del governo Crocetta potrebbero e dovrebbero trovare posto in altre strutture, ma sempre nel ruolo apicale di direttore generale.

Che succede all’Asp di Palermo

La regola imposta dal governo che prevede l’impossibilità di confermare gli attuali commissari nell’azienda che attualmente guidano, porterà Antonio Candela lontano da Palermo. Al suo posto, all’Asp 6 potrebbe arrivare Daniela Faraoni, fortemente voluta da Forza Italia e in particolare da Gianfranco Miccichè.

La “volata” per il Civico

Spunta un nome nuovo invece per la guida dell’importante Arnas Civico: è quello di Walter Messina, che sarebbe nominato in “quota” Diventerà bellissima: il manager è molto gradito ad Alessandro Aricò, ma piace anche ad altri pezzi del governo, come all’assessore alle Attività produttive Mimmo Turano. Proprio per questo motivo, però, il manager potrebbe trovare posto alla guida dell’Asp di Trapani.

La partita del Civico è infatti forse la più complicata. In corsa, infatti, altri due nomi: quello di Roberto Colletti, molto gradito ai moderati della maggioranza, e, con qualche chance in meno, quello di Maurizio Montalbano. Tiene banco, però, il “caso” di Giovanna Volo. Scelta pochi mesi fa per ricoprire il ruolo di commissario dell’Azienda, è stata esclusa dalla rosa dei possibili direttori generali.

Policlinico, i nomi di rettori ed ex rettori

A scegliere la terna di nomi per i Policlinici saranno, come prevede la norma, i rettori. E così, a scegliere quelli che dovranno guidare l’ospedale universitario palermitano sarà Fabrizio Micari, “sfidante” di Nello Musumeci alle ultime elezioni regionali dove l’ingegnere palermitano corse col Pd e col centrosinistra. Stando a quanto trapela, il rettore potrebbe scegliere tra due nomi: Maria Furnari (in netto vantaggio) e Gervasio Venuti, con quest’ultimo che potrebbe però tornare a Villa Sofia-Cervello . In realtà, dal governo era emersa un’altra candidatura: quella di Roberto Colletti. Il manager per qualche mese era stato inviato dall’esecutivo alla guida dell’azienda Seus-118. Ma la “scalata” verso il Policlinico è assai difficile, anche perché tra i suoi sponsor, oltre al forzista Riccardo Savona, figura proprio l’ex rettore Roberto Lagalla: difficile che il suo successore Micari faccia questa “cortesia” al governo. Così, come detto, Colletti potrebbe andare alla guida del Civico o dell’ospedale Villa Sofia-Cervello, dove non si esclude però un ritorno: quello di Venuti, in passato vicino a Fabrizio Ferrandelli oggi in “sintonia” col governatore Musumeci. Ma nella struttura palermitana potrebbe rientrare anche Montalbano, chiudendo così il cerchio palermitano: Colletti al Civico, Furnari al Policlinico e appunto Montalbano al Civico. Ovviamente, se i nomi caldi sono questi, la “distribuzione” a capo delle varie aziende dipende da diversi fattori e potrebbe variare fino all’ultimo, sulla base di quanto emergerà nel corso della giunta di governo.

Dalla Cuc all’Asp

Una novità potrebbe arrivare all’Asp di Trapani, dove è caldo il nome di Fabio Damiani. È stato lui, negli anni del governo Crocetta, a dirigere la delicatissima e importante Centrale unica di committenza. Proprio per questo, in passato è stato considerato vicino all’area politica dell’ex governatore e del senatore Beppe Lumia. Ma Damiani sembra avere estimatori anche nel governo Musumeci, in particolare nell’assessore Turano che lo vedrebbe bene, stando a quanto filtra, proprio alla guida dell’Asp di Trapani. Si tratterebbe, come detto, di una sorpresa, visto che all’Asp di Trapani potrebbe andare Messina, nel caso in cui le poltrone palermitane fossero occupate da altri manager.

I “confermati” da un’altra parte

Più di un manager, invece, tra quelli che hanno guidato la Sanità siciliana nella scorsa legislatura resterà alla guida di aziende sanitarie e ospedaliere. È il caso di Antonio Candela che sembra sia molto stimato dallo stesso governatore Musumeci: per lui probabile il trasloco dall’Asp di Palermo a quella di Catania. Nel capoluogo etneo, poi, potrebbe arrivare anche l’attuale commissario del Policlinico di Palermo Fabrizio De Nicola: per lui la poltrona di direttore generale del “Cannizzaro”. Cambio di provincia anche per Angelo Aliquò che da Messina e dalla guida dell’Ircss Bonino Pulejo potrebbe andare a guidare l’Asp di Ragusa. A lasciargli il posto, un altro dei possibili “confermati”: Lucio Salvatore Ficarra, vicino all’area politica che fa capo a Michele Cimino, potrebbe andare all’Asp di Caltanissetta o tornare all’Asp di Agrigento.


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