Sanità, i commissari a Ferragosto | Gucciardi proroga i vecchi manager - Live Sicilia

Sanità, i commissari a Ferragosto | Gucciardi proroga i vecchi manager

Ieri le rotazioni decise dalla giunta. Oggi il decreto dell’assessore: restano per 45 giorni i direttori in carica. Concorsi, rischio paralisi.

Asp e ospedali
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PALERMO – Arrivano i commissari. Ma non c’è fretta. Nel frattempo, al vertice di Asp e ospedali siciliani restano i “vecchi” direttori generali. Lo prevede una direttiva dell’assessore alla Salute Baldo Gucciardi, che ha prorogato i contratti che andranno in scadenza da domani. E così, tutto resta com’è. E la situazione potrebbe restare tale fino a Ferragosto, termine ultimo indicato dall’assessorato.

Il motivo è tutto nel parere del Consiglio di giustizia amministrativa, richiesto dall’assessorato alla Salute, dopo l’approvazione della norma “bloccanomine” all’Ars. In questi giorni, poi, Gucciardi ha anche richiesto un ulteriore parere all’Ufficio legislativo e legale. In pratica, la nomina dei commissari, non trattandosi di incarichi legati a dimissioni o decessi, dovranno sostanzialmente seguire le procedure previste dalla legge per la nomina dei direttori generali.

Le nomine decise ieri dalla giunta di governo, quindi, dovranno essere trasmesse alla Commissione Affari istituzionali all’Ars che dovrà dare un parere obbligatorio ma non vincolante. Solo dopo questa pronuncia, gli atti potranno tornare alla giunta di governo che dovrà nuovamente riunirsi per deliberare ancora una volte le nomine, dopo il via libera del parlamento. Quindi le carte verranno trasmesse a Palazzo d’Orleans: servirà a quel punto anche un decreto del presidente della Regione.

Quanto tempo passerà? Difficile dirlo. “Spero che in due, massimo tre settimane l’iter possa concludersi”, l’auspicio dell’assessore Gucciardi. Che però nel frattempo ha fissato nel suo decreto il termine di 45 giorni a partire dalla scadenza dei contratti. A partire da domani, quindi, i manager “prorogati” potrebbero rimanere in carica fino a Ferragosto.

Così, per il momento si fermano le rotazioni. Lucio Ficarra resterà ancora per un po’ all’Asp di Agrigento e non raggiungerà l’Asp di Ragusa dove rimarrà ancora per qualche settimana Maurizio Aricò. E resta a dirigente l’ospedale Villa Sofia Cervello Gervasio Venuti, mentre Michele Vullo resta al suo posto alla guida del “Papardo”. Non si muove nulla, insomma, ancora per un po’. Ma lo “stallo” rischia di non limitarsi ai trasferimenti dei manager. Nel decreto di Gucciardi, infatti, viene specificato che i manager prorogati potranno “adottare esclusivamente gli atti di ordinaria amministrazione, nonché gli atti urgenti e indifferibili con indicazione specifica dei motivi di urgenza e indifferibilità”.

E così, ecco i nuovi dubbi: le procedure relative alle stabilizzazioni, alle mobilità del personale, allo scorrimento delle graduatorie, i provvedimenti, insomma, relativi ai concorsi e alle assunzioni, rientrano nella categoria di “atti di ordinaria amministrazione” o in quello di “atti urgenti e indifferibili”? Il rischio è che questo rallentamento, possa frenare ancora una volta le procedure di immissione in ruolo di medici, infermieri e operatori della Sanità.

Dubbi che si fanno già strada tra i sindacati: “Questa del governo regionale – dichiara il sindacato dei medici ospedalieri Cimo – appare come una scelta sciagurata perché arriva dopo avere prodotto una delibera di giunta di governo in cui venivano indicati direttori trombati o addirittura senza titoli. Adesso tutti questi rimarranno ai loro posti già delegittimati da quella delibera di giunta di Governo e in più adesso dimezzati in quanto dovranno aspettare solo ordinaria amministrazione. Si rischia la paralisi – prosegue il sindacato – in un momento drammatico per la sanità siciliana con gli organici al collasso e dopo tante promesse”. E nelle parole del sindacato, ecco tornare anche l’ombra delle elezioni imminenti.

E le critiche arrivano anche dalle opposizioni: “Ormai Crocetta e il Pd – dichiara il capogruppo della lista Musumeci, Santi Formica – hanno superato ogni argine e limite alla decenza oltre che delle leggi vigenti. Prima dovevano rinnovare i contratti ma si erano dimenticati di rinnovare gli albi, cosi come prevede la legge”. Poi, la scelta delle rotazioni: “Questa – prosegue Formica riferendosi alla proroga decisa oggi – è l’ultima puntata o forse la penultima in attesa di qualche altra esilarante parte in commedia di un governo e una maggioranza che non ci sono più, o forse non ci sono mai stati se non per spartirsi le prebende del potere sulla pelle dei cittadini siciliani che non vedono l’ora di andare a votare per mandarli a casa”.


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