Savona: "Mps, un progetto credibile"| Lombardo: "Precari, attenti a Orlando" - Live Sicilia

Savona: “Mps, un progetto credibile”| Lombardo: “Precari, attenti a Orlando”

Riccardo Savona apre la campagna elettorale del Movimento Popolare Siciliano e presenta la lista a sostegno di Alessandro Aricò.
PALERMO 2012. LA CONVENTION
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“Non fatevi illudere, guardate cosa abbiamo fatto con i Pip”. Raffaele Lombardo punta il dito verso la platea. Da cui arriva puntuale la risposta: “Bravo presidente”, “apposto presidente”. Pochi metri alla sinistra del governatore, seduto dietro il simbolo del suo nuovo movimento, Riccardo Savona, leader del Movimento popolare siciliano. Una formazione politica che sostiene il candidato sindaco Alessandro Aricò, che arriva quando la convention è iniziata da un qualche minuto’.

Sotto il palco, in prima fila, i deputati regionali Mario Bonomo e Giovanni Cristaudo. Anche loro interverranno. Ma l’ospite a sorpresa, in apertura di congresso, è Guido Lo Porto. Un passato da presidente dell’Ars, e oggi “vicino” al Mps. “Ma per me, abituato a essere sempre politica in prima persona – dice Lo Porto – questa è un’esperienza nuova: al movimento offrirò alcune ‘idee-forza’”, dice. Tra queste, “maggior potere ai quartieri. Tutta Italia – aggiunge Lo Porto – guarda Palermo per capire quali potranno essere i prossimi equilibri a livello nazionale e regionale”. Una decina di minuti di intervento accorato, poi, il saluto a Lombardo che lo ricambia: “La classe non è acqua”, dice il presidente a Lo Porto, stringendogli la mano.

Ma l’Mps, al di là dei possibili “ideologi” è saldamente sulle spalle del presidente della commissione Bilancio all’Ars riccardo Savona: “Con l’incontro di oggi  – ha detto Savona –  il Movimento Popolare Siciliano scende in campo per le amministrative di Palermo con un nuovo progetto politico, che sia credibile e fattibile. Per questo motivo ho voluto una mia lista, all’interno della quale ci sono professionisti, uomini e donne capaci nel loro settore, e che vogliono mettersi al servizio della nostra Palermo, da troppi anni abbandonata a se stessa. Mi rendo conto – ha aggiunto – che è un impegno gravoso, che deve fare i conti con la necessità di risanare i conti del Comune, e con la riorganizzazione delle aziende comunali; nello stesso tempo, bisogna garantire ai cittadini l’efficienza dei servizi ed la razionalizzazione delle spese per la loro gestione. Insieme – ha concluso – vogliamo assumerci con senso di responsabilità questo impegno perché siamo fieri di essere palermitani e la vogliamo di nuovo viva, pulita, e a misura d’uomo”.

Un impegno, quello del leader di Mps, richiamato nel suo intervento dallo stesso Lombardo, che ha riconosciuto a Savona “il coraggio e il grande gesto di solidarietà nei confronti degli altri candidati, nel mettere la propria faccia, come capolista. E io sono certo – ha aggiunto Lombardo – che l’Mps riuscirà a ottenere successi non inferiori all’Mpa”.

A proposito di Mpa, anche in questa occasione ha fatto rumore l’assenza di Francesco Musotto, “un uomo libero – lo ha definito Lombardo – anche di esprimere le proprie idee”. Non c’è nemmeno il capogruppo all’Ars, Paolo Ruggirello. Così, tra i deputati regionali, sul palco è stata la volta di Mario Bonomo, che ha invitato il numerosissimo pubblico giunto all’hotel Astoria Palace (sala piena, gente in piedi), a regalare un caloroso benvenuto ad Alessandro Aricò, “un candidato sindaco giovane, fresco. Ce la può fare. Il nostro partito – ha aggiunto – ha una missione: vogliamo che lo Statuto siciliano sia applicato in ogni suo articolo”. E giù applausi, da una platea assi eterogenea. Fatta di cravatte e maglioni. Abiti eleganti e tute della Cassa edile.

Una platea che attraversa un momento di imbarazzo quando Giovanni Cristaudo sale sul palco per dire: “Non posso parlare dei problemi di Palermo, perché sono di Catania”. Ma qualche certezza, il deputato ce l’ha: “La politica dei grandi partiti ha allontanato la gente dalle istituzioni”, e ancora: “Abbiamo scelto Aricò convinti, insieme al presidente Lombardo”.

E Alessandro Aricò parla per ultimo, giusto il tempo di lanciare una frecciata a Massimo Costa: “Un mese fa – ha detto il parlamentare di Fli – ho scelto di sostenere un candidato, che si è rivelato un bluff, un cavallo di Troia, che ha aperto a una parte politica che non ci poteva rappresentare. Questi anni – ha aggiunto – ci hanno distrutto, questo sistema politico ha maltrattato la Sicilia e i siciliani . Da Palermo potrà partire una nuova e vera primavera, una svolta. Da qui costruiremo la Terza Repubblica. Dovremo amministrare con grande consapevolezza, per fare di Palermo una città vivibile e la capitale della cultura”. E sull’Mps: “Siamo felici di avere il movimento all’interno della nostra coalizione. Questa lista sarà un importante sostegno alla mia candidatura a sindaco. Non a caso, infatti, ho chiesto a Riccardo Savona di ricoprire un ruolo importante nella mia giunta”.

Aricò sembra crederci. Giù dal palco, invece, c’è un po’ di diffidenza. Qualcuno dei cinquanta consiglieri alla domanda: “Riuscirà Aricò ad arrivare al ballottaggio”, risponde con smorfie di diffidenza, e con sorrisi imbarazzati: “Non ha un’altra domanda?”. Già, perché la corsa è difficile. Anche in seguito all’ingresso del candidato dell’ultima ora, Leoluca Orlando, cui Lombardo dedica buona parte del suo intervento, pur senza mai nominarlo: “Tra i concorrenti – ha detto Lombardo – c’è qualcuno che si candida, forse, solo per vendicarsi del successo di qualche sua creatura sfuggitagli di mano (Fabrizio Ferrandelli, ndr). Oggi – ha aggiunto il governatore – milita nel partito dell’aggressione. Con lui, Palermo sarebbe destinata a un grave isolamento, che il nostro candidato Aricò potrebbe evitare, grazie alla sua possibilità di raccordarsi con i governi nazionali e regionali. E dico a quanti, qui, – ha incalzato Lombardo – potrebbero fare l’errore di illudersi, fate attenzione. Mi riferisco ai dipendenti della Gesip, ad esempio. Ricordatevi di cosa abbiamo fatto noi con gli ex Pip: non abbiamo speso un euro in più, ma i loro stipendi sono cresciuti del 25%. Ricordatevelo, quando andrete a votare”. “Apposto presidente”, piove dalla platea.


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