Sbalzato dalla sella della moto| Un quartiere piange per Emanuele - Live Sicilia

Sbalzato dalla sella della moto| Un quartiere piange per Emanuele

L'incidente in via Evangelista di Blasi

Emanuele Leto, 49 anni, lavorava nel settore edile. Originario di via Perpignano, è morto sul colpo

PALERMO – Da viale Regione Siciliana si era appena immesso in via Evangelista di Blasi. L’impatto, avvenuto poco dopo la via Telesino, non gli ha lasciato scampo. Col suo ciclomotore si è prima scontrato con un mezzo pesante che era parcheggiato, poi, una volta sbalzato dalla sella, è finito contro un furgone in transito: per questo il corpo senza vita è stato trovato ad alcuni metri di distanza dall’Aprilia Atlantic. E’ una dinamica violentissima quella che viene a galla dai rilievi eseguiti in via Evangelista di Blasi dalla polizia municipale dopo l’incidente in cui è rimasto ucciso Emanuele Leto, 49 anni.

Lo scontro ha provocato ferite gravissime alla testa e al torace, tanto da rendere inutile l’intervento dei sanitari del 118 giunti sul posto. La tragedia all’alba, poco prima delle 7, quando Leto stava per recarsi al lavoro. Si occupava di interventi nel settore dell’edilizia, lascia una moglie e due figli. “Era un uomo che conosceva bene lo spirito di sacrificio – dice Rosario, un amico – non riesco ancora a credere a quello che è accaduto, abbiamo perso una persona molto preziosa che viveva per la sua famiglia e per il lavoro”.

Leto era originario della zona di via Perpignano, il quartiere è oggi sotto choc dopo l’ennesima tragedia della strada: “Emanuele mancherà a tutti, non dimenticheremo mai la sua grande forza di volontà e il buon umore che riusciva sempre a trasmetterci – scrive Franco su Facebook lasciando un ricordo al suo amico -. Sono sconvolto, non riesco a rendermi conto di quello che è successo”.

Una escalation preoccupante quella degli incidenti nel capoluogo siciliano, che già nel 2017 ha registrato dati tristemente elevati. Soprattutto se si considera il numero di quelli mortali. Venticinque, contro i diciotto – tra quelli avvenuti su strade urbane ed extraurbane – dell’anno prima. In base al report che considera tutti gli incidenti rilevati a livello nazionale, le cause principali degli incidenti sono ancora una volta l’alta velocità, il mancato rispetto del codice della strada e la distrazione al volante.

A contribuire notevolmente l’utilizzo di cellulari alla guida: pochi secondi sul display dello smartphone possono infatti rivelarsi fatali. A quelli legati alle telefonate col tempo, si sono infatti aggiunti comportamenti sempre più pericolosi. I palermitani alla guida cattano sui social, rispondono ad sms, cercano contatti in rubrica, guardano video, accedono ai social network e addirittura selezionano file. Quella che prende vita è così una guida “alla cieca”, soprattutto ad ogni semaforo che da rosso diventa verde. 


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI