PALERMO – 15.50 E’ l’attuale dirigente generale alle Finanze Giovanni Bologna il nuovo Ragioniere generale ad interim. Una nomina, quella di Bologna, che servirà a mettere una pezza sulle falle lasciate dal mancato rinnovo del contratto del dirigente uscente, Mariano Pisciotta. Si parla di un incarico di brevissima durata, in vista della nuova nomina del governatore, oggi assente.
Dopo dieci giorni, il governo si è accorto che il contratto del Ragioniere generale era scaduto. Scaduto. Il 23 novembre scorso. Da quel giorno, Mariano Pisciotta non ha potuto firmare nulla che fosse di sua competenza. Né variazioni di bilancio, né impegni di spesa. Ma tra poche ore, l’esecutivo di Crocetta potrebbe toglierlo dall’imbarazzo. Sostituendolo, probabilmente. Non si tratterà di una nuova nomina, ma di un incarico ad interim che verrà attribuito a uno degli attuali dirigenti generali. È stata convocata infatti una giunta urgentissima che inizierà nei prossimi minuti.
A far “esplodere” il caso-Pisciotta c’è voluta la protesta di alcuni lavoratori della Sas, che oggi si sono presentati all’assessorato al Bilancio per chiedere notizie sul ritardo nell’erogazione degli stipendi. Ed ecco che da fonti più o meno ufficiali, arriva la spiegazione: il contratto del dirigente generale del bilancio è scaduto. Un fatto che si aggrava ancora di più nel caso della Sas, per la concomitante assenza di un dirigente al servizio partecipazioni, che avrebbe avuto la delega per sottoscrivere alcuni atti. Tra questi, appunto, le variazioni di bilancio e gli impegni di spesa destinati alla Sas. “Si tratta, per intenderci – spiega Alfredo Piede della Cisl – di oltre 9,6 milioni provenienti dai dipartimenti regionali, altri 2,4 milioni provenienti dall’assessorato alla Sanità e 700 mila euro dai Policlinici. Tutto fermo per l’assenza di un Ragioniere generale nel pieno dei suoi poteri”.
E a dire il vero, lo “stallo” avrebbe riguardato diversi atti, che dal 23 novembre scorso attendono, sulla scrivania di Pisciotta, la firma del direttore. Compresa la seconda “prozione” del mutuo da un miliardo, quella destinata a Comuni e Province per circa 300 milioni. Anche per questo motivo, l’assessore all’Economia Baccei avrebbe scritto al presidente della Regione Crocetta per chiedere la convocazione di una giunta urgente. Pare che il neo responsabile al Bilancio, nei giorni scorsi, non avesse nemmeno escluso l’ipotesi di rinnovare il contratto a Pisciotta. Che però non godrebbe più dei favori e della fiducia del governatore e soprattutto dei fedelissimi di Crocetta. Non circolano ancora nomi. Semmai, pare improbabile la nomina dell’attuale capo di gabinetto Giulio Guagliano. Il suo nome era stato tra i primi a saltar fuori in vista della nomina del nuovo Ragioniere.
Così, ecco la giunta straordinaria. Talmente urgente che si terrà nonostante l’assenza dello stesso governatore, oggi trattenuto fuori dalla Sicilia da impegni personali. Presiederà la vice, Mariella Lo Bello. E del resto, l’assessorato all’Economia è già in grave difficoltà, per la carenza di organico (di dirigenti, per la precisione) denunciata anche dall’ex assessore Roberto Agnello. Già, adesso il governo corre ai ripari, per evitare nuovi “pasticci”. All’orizzonte, tra le altre cose, c’è un contestato mutuo da due miliardi da definire, oltre, ovviamente, al bilancio (o più probabilmente all’esercizio provvisorio) e alla Finanziaria. Se ne occuperà un nuovo dirigente. Ad interim. Un’altra “pezza” sui buchi dei conti della Regione.
