Schifani richiama Armao e piazza Caruso in giunta a Catania - Live Sicilia

Schifani richiama Armao e piazza Caruso in giunta a Catania

Tutte le mosse del presidente.

PALERMO – Il presidente Renato Schifani tesse la sua tela. Il ritorno di Gaetano Armao alla Regione in qualità esperto incaricato di curare i rapporti con Bruxelles e col governo nazionale in materia di finanziamenti extra-regionali (come riportato dl Gds) è un altro tassello nel mosaico dell’azione politica del neo patròn siciliano di Forza Italia.

Sebbene l’ex candidato alla presidenza in quota Azione sia un tecnico con una lunga esperienza alle spalle (mosse i primi passi alla Regione quando a Palazzo D’Orleans governava Rino Nicolosi) non si può non leggere la sua nomina inforcando le lenti della politica. Che ci sia un ritorno di fiamma con gli azzurri adesso che lo storico rivale Gianfranco Miccichè è stato messo all’angolo? Chissà. Di certo, la nomina non fa altro che corroborare il progressivo ridimensionamento dell’assessore all’Economia Marco Falcone, titolare dell’assessorato all’economia e l’ipotesi che il politico catanese possa lasciare anzitempo il suo incarico. 

Ma la mossa di Schifani si arricchisce di sfumature politiche e accoppiata alla decisione di piazzare come assessore designato di Enrico Trantino, nel feudo di Falcone, il segretario regionale azzurro Marcello Caruso (personaggio in ascesa nella galassia schifaniana che in meno di sei mesi ha incassato prima l’incarico di segretario particolare del presidente e poi scalato le vette di Forza Italia). 

Simbolicamente la scelta è molto forte e sebbene si possa leggere come un modo per tenere insieme le diverse componenti del partito etneo (quella legata a Falcone e quella legata a Dagostino) ha tanto il sapore di una sorta di commissariamento de facto della federazione etnea (guidata finora dall’assessore al bilancio). 

La manovra di Schifani avrà inevitabilmente delle ricadute. I forzisti etnei si preparano a giocare una partita interna dentro la partita più ampia delle amministrative. Una sfida benefica in termini di preferenze per la lista forzista e di competizione per la leadership tra i big (Falcone e Dagostino) e le giovani promesse del partito (Salvo Tomarchio e Antonio Villardita, rispettivamente primo e terzo dei non eletti alle Regionali). In attesa di godersi il risultato delle amministrative, Schifani si prepara alla kermesse milanese di Forza Italia che dovrebbe vederlo insignito del ruolo di coordinatore del Sud Italia. 


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