"Sciaranuova Festival" |La vigna si trasforma in teatro - Live Sicilia

“Sciaranuova Festival” |La vigna si trasforma in teatro

Si parte il 25 luglio con “Ancestrale Music Hall”, dall’Arte della Gioia di Goliarda Sapienza.

il progetto culturale di planeta
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ETNA – Uno spettacolo-concerto intorno alle poesie di Goliarda Sapienza, folgoranti, lunari, feroci, incantate. E siciliane. Una storia che nasce proprio ai piedi dell’Etna e che nei luoghi della Montagna si rinnova con nuove suggesioni. “Ancestrale Music Hall”, dall’Arte della Gioia di Goliarda Sapienza, aprirà sabato 25 luglio la prima edizione di Sciaranuova Festival, progetto culturale con cui Planeta trasforma per la prima volta in Sicilia la vigna in Teatro, ricavando un proscenio tra quelli che un tempo erano i terrazzamenti utilizzati per la coltivazione della vite e sfruttando come quinte le montagne, la lava e i pini secolari.

La regista e attrice Paola Pace, peraltro direttore artistico del Festival, con l’aiuto regia di Valeria Di Chiara, salirà per prima su questo palcoscenico con i musicisti Lelio Giannetto, Marcello Savona e Lorenzo Affronti: dopo aver portato in scena, in questi anni “L’arte della gioia”, il capolavoro di Goliarda appena qualche anno fa ripubblicato da Einaudi, con “Ancestrale Music Hall” propone un inedito tuffo tra le sue poesie, raccontando il suo cammino coraggioso e rivoluzionario di donna fuori dagli stereotipi, incarnazione di una possibilità d’espressione libera e oltre le convenzioni.

All’aperitivo che precede lo spettacolo sarà presente Angelo Pellegrino, il curatore dell’opera di Goliarda Sapienza, che racconterà volentieri ai presenti aneddoti sulla sua vita e il suo lavoro. “Ho diviso le poesie di Goliarda – spiega Paola Pace – in cinque sequenze: i Morti, Natura, Filosofia al Bar, Siculotragico, Amore (e rivoluzione). Nell’intraprendere un nuovo cammino poetico mi metto in modalità di ascolto percettivo e cerco di inventare il meno possibile. Ormai so che le cose (e le persone, soprattutto), come per magia appariranno come chiamate dalla ‘cosa’. E forse è proprio questo che cerco: un’oasi di frescura poetica, una luce vacillante che deformi le ossa di un verso fantomatico, un’alba di luna musicale inaspettata. I miei compagni di viaggio sono parte fondante di questa creazione scenica che nasce e si consuma nello spazio di una sera dolce di mezz’estate. Nel qui e ora di un vigneto sull’Etna.

Posso solo accennarvi i miei compagni, gli incontri alla base del viaggio. Con Angelo Pellegrino, erede letterario di Goliarda ed esegeta della sua opera, che mi scelse tanti anni fa come interprete modesta dell’Arte della Gioia, da cui rimasi folgorata. Con Cinzia Sarto, videomaker e scenografa, viaggiatrice esistenziale inafferrabile e preziosissima che dà corpo alle idee (e certe volte anche fuoco!). Con Valeria Di Chiara, che con la sua logica implacabile mi riporta a terra e dentro la terra ci sta il Vulcano. Con Marcello Savona, antico compagno di scorribande, con la chitarra sempre a tracolla e il cuore in bilico tra la Sicilia e l’Andalusia, le nostre anime battono i piedi all’unisono. Con Lelio Giannetto e il suo contrabbasso aereo, fatto di vento, foglie e salsedine, maestro di improvvisazione, non si ripete mai come un attimo fuggente. Infine con i giovanissimo Lorenzo Affronti, che scrive poesie rap struggenti e violente e che mi fa pensare tanto a Prando dell’Arte della Gioia che qui si presta, con l’incoscienza dei suoi vent’anni, a incarnare un conflitto madre-figlio, letterario (ma neanche tanto)”.

“Ancestrale Music Hall” sarà il primo dei cinque spettacoli di Sciaranuova Festival, cinque appuntamenti con il teatro e il vino, cinque occasioni per godere della magia dell’Etna sotto il cielo d’estate, cinque spettacoli di grandi artisti siciliani che raccontano la loro terra con intensità e passione. L’1 agosto arriverà Paolo Macedonio con “Un fulmine a ciel sereno”, mentre l’8 agosto ci sarà Etta Scollo in concerto. Il 15 agosto è atteso invece il grande maestro Mimmo Cuticchio con “Tradimento di Gano e morte di Gattamugliere”. Il Festival si chiuderà il 22 agosto con Lucia Sardo e il suo “La madre dei ragazzi”.

Cinque appuntamenti con il teatro e il vino, cinque occasioni per godere della magia dell’Etna sotto il cielo d’estate, cinque spettacoli di grandi artisti siciliani  che raccontano la loro terra con intensità e passione, daranno il via a questo nuovo progetto, che nasce a pochi passi dalla cantina di Feudo di Mezzo, tra i vigneti di Sciara Nuova, e il vecchio palmento filologicamente restaurato ed adibito a sala degustazione.

“Abbiamo sempre pensato, per ognuno dei luoghi in cui oggi è presente la nostra azienda – spiega Alessio Planeta – a progetti specifici di valorizzazione. L’idea di recuperare questo anfiteatro naturale – il Teatro in vigna – e di investire sulla creazione di un vero e proprio Festival, che intendiamo trasformare in un appuntamento fisso, è pienamente orientata in questa direzione. Rappresenta un altro significativo progetto della nostra azienda nella produzione culturale, che ci consente di dialogare, dopo averlo già fatto con la musica in gran parte delle nostre cantine e con l’arte contemporanea attraverso Viaggio in Sicilia, con un’altra forma d’arte. E di continuare a impegnarci per fare della Sicilia del vino, in questo caso con particolare riferimento all’Etna, il centro di una molteplicità di esperienze enogastronomiche e culturali che ne accrescano il valore, rendendole mete sempre più interessanti, con opportunità di fruizione diversificate”.

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