Meloni-Mattarella, i manganelli e l'impiccio della Costituzione - Live Sicilia

Meloni-Mattarella, i manganelli e l’impiccio della Costituzione

Serve responsabilità durante le manifestazioni pro-Palestina
L'OPINIONE
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L’orrore davanti a noi non si ferma, anzi sembra non avere fine. L’ennesima strage di innocenti a Gaza, donne, uomini, anziani e piccoli in fila per ricevere cibo, non armi, massacrati. Continua l’orrore negli ospedali palestinesi, ammesso che ospedali si possano definire, dove i bambini, tanti bambini, vengono operati senza anestesia, mancano attrezzature, materiali sanitari, medicine, manca insomma l’essenziale.

Disprezzo per la vita

Se solo immaginassimo un figlio, un nipote urlare dal dolore per l’amputazione di un braccio, di una gamba…, però pare che la follia umana, il disprezzo per la vita, il rifiuto della pace, da perseguire invece ad ogni costo, abbiano preso il sopravvento. Ciò accade quando le giuste rivendicazioni e il diritto a esistere vengono affidati ai falsi profeti del terrore da un lato e alle ritorsioni vendicative, spesso sulla pelle dei civili, dall’altro, abbandonando l’unica via ragionevole, quella del dialogo, dell’incontro, del rispetto reciproco.

Non si possono più tollerare le azioni terroristiche di Hamas e la minaccia persistente di voler distruggere Israele proveniente da alcuni paesi arabi, e non si può più tollerare la negazione, urlata da frange estreme ebraiche, dell’aspirazione palestinese ad avere un proprio Stato accanto a Israele in un contesto di convivenza pacifica e sicura.

La debolezza dei manganelli

Posizioni guerrafondaie ed estremismi religiosi devono essere condannati dalla comunità internazionale senza ambiguità e sotterfugi, senza farsi condizionare da interessi economici o da convenienze strategiche. Ma mentre noi formuliamo tali considerazioni riteniamo di buon senso, valide sostanzialmente anche nella guerra russo-ucraina, in Italia stiamo sperimentando, dopo quanto avvenuto a Pisa tra la polizia e gli studenti che manifestavano in favore della Palestina, un pericolosissimo conflitto tra il Colle e Palazzo Chigi.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella sulle manganellate ai ragazzi è intervenuto richiamando tutti all’equilibrio e alla sobrietà, affermando che: “l’autorevolezza delle Forze dell’Ordine non si misura sui manganelli ma sulla capacità di assicurare sicurezza tutelando, al contempo, la libertà di manifestare pubblicamente opinioni. Con i ragazzi i manganelli esprimono un fallimento”.

Parole sante. Nessuna intenzione del Capo dello Stato, quindi, di prendere le distanze dalla polizia nei cui confronti, lo ha dimostrato in questi nove anni, egli nutre solidi sentimenti di sostegno, di apprezzamento e vicinanza. Eppure, in modo strumentale e poco istituzionale, la premier Giorgia Meloni, costringendo i ministri a seguirla verso il burrone, ha pensato bene di attaccare senza nominarlo il presidente Mattarella quasi che quest’ultimo con quell’intervento avesse voluto delegittimare l’intero corpo della polizia e non soltanto stigmatizzare episodi specifici e circoscritti.

Isolare i violenti

Un atteggiamento irresponsabile, tipico di una destra che sente la Costituzione come un limite, un impiccio. Atteggiamento irresponsabile in un periodo, l’attuale, nel quale c’è da aspettarsi una moltiplicazione delle manifestazioni di piazza pro-Palestina che dovranno essere gestite dalle Forze dell’Ordine con giudizio e professionalità non certo con lo scontro duro e frontale, isolando, qui sì con severità, violenti e sabotatori. Auguriamoci un ripensamento meloniano, un maggiore senso delle istituzioni e un’assoluta aderenza ai principi costituzionali.


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