PALERMO – “Troppo grave è il rischio che, in Italia, come in Sicilia, le posizioni sull’argomento ‘migranti’ diventino oggetto di tifoserie opposte a causa di una generale disinformazione e di una scarsa conoscenza del fenomeno migratorio”. Sono parole che il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè, di Forza Italia, affida al suo profilo Facebook. “Il Mediterraneo – prosegue – è la nuova frontiera geopolitica di flussi migratori che oggi assumono proporzioni epocali, segnate anche da nuove schiavitù e dalle tratte di essere umani. Una sfida complessa e inedita che richiede un approfondimento culturale e scientifico e una conseguente risposta politica e istituzionale, all’insegna del rispetto della dignità della persona come statuiti dalla Carta dei diritti umani e dalla nostra Costituzione”.
“La Sicilia, che è al centro di queste vicende storiche e naturali, è sollecitata ad assumere un ruolo mediterraneo ed europeo come ponte di dialogo, modello di integrazione nella sicurezza di tutti, promozione della pace nella giustizia tra popoli e individui. La presa di posizione di Leoluca Orlando, sindaco di Palermo, di fronte all’applicazione del decreto sicurezza pone la politica tutta di fronte ad un dibattito che è divenuto assolutamente necessario – continua Miccichè, entrando nel vivo della polemica che si è accesa oggi tra il primo cittadino di Palermo il ministro dell’Interno e vice premier Matteo Salvini -. Proporrò al Parlamento siciliano una giornata di dibattito sull’argomento. Nel frattempo ho già provveduto a sentire il presidente della Commissione Antimafia, Claudio Fava, per l’istituzione di una subcomissione sul fenomeno migratorio e sulla legislazione attinente”.
Invito che è stato accolto subito dal presidente dell’Antimafia regionale Fava: “La volontà, manifestata dal presidente dell’Ars Miccichè, di affrontare il tema migratorio da parte dell’Assemblea regionale rappresenta un segnale importante e atteso. Gli abbiamo già chiesto, con una lettera, di convocare al più presto l’Ars per discutere di un tema che chiama in causa la Sicilia e le sue Istituzioni per ragioni storiche, geografiche, politiche e per il ruolo di ponte culturale e civile nel mediterraneo. Anche la Commissione farà la propria parte: ne parleremo alla ripresa dei nostri lavori l’8 gennaio”.
Nella polemica è intervenuto anche l’unico deputato leghista dell’Ars, Tony Rizzotto: “Orlando strumentalizza la questione dei migranti e della sicurezza, solo con l’obiettivo di distogliere l’attenzione dai problemi della città che non riesce e non sa risolvere. Mentre Palermo vive la peggiore emergenza rifiuti degli ultimi anni, il sindaco non ha niente di meglio da fare che “disporre” la violazione della legge nazionale da parte degli uffici. Una vergogna che richiede un intervento sanzionatorio, se non la decadenza del sindaco”.
Mentre il neo segretario regionale del Pd, Davide Faraone, ribatte su Twitter: “Caro Salvini, non ti consentiremo di fare il tuo macabro spot, la tua squallida campagna elettorale sulla pelle degli immigrati. Il Pd Sicilia sta con il sindaco Leoluca Orlando. Palermo è una città culturalmente accogliente, non diventerà certo razzista per decreto”.