PALERMO – Un piccolo gesto di un anonimo palermitano che grida un’esigenza toponomastica e soprattutto civile. In via Libertà, all’altezza di piazza Crispi, campeggia un cartello che titola “piazza Paolo Borsellino, magistrato ucciso dalla mafia il 19 luglio 1992”. La richiesta di intitolare quella che i palermitani chiamano piazza Croci ad uno dei più importanti personaggi della storia dell’antimafia nasce dal basso, anche se non esistono al momento raccolte di firme o comitati.
Fatto sta che a Palermo la toponomastica preferisce la storia risorgimentale a quella più recente dell’ultimo ventennio. Non c’è nemmeno un vicolo intitolato a Giovanni Falcone nella città in cui è nato, lo stesso per gli uomini della sua scorta che persero la vita il 23 maggio 1992. Esiste via Paolo Borsellino a Cruillas, mentre gli uomini della sua scorta non hanno intitolato nessuna strada a Palermo, diversamente da quanto accade a Bagheria ed Isola delle Femmine, per fare due esempi. Proprio a Isola delle Femmine esistono strade intitolate a Giovanni Falcone, Francesca Morvillo ed agli uomini della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.