#Sei siciliano - Live Sicilia

#Sei siciliano

Per questo modo di essere, di vivere, di sentire, se sei siciliano riesci difficilmente a lasciarla, la tua terra. Te ne lamenti all'inverosimile, sai bene che per vivere bene, qui, devi sbracciarti e combattere ogni giorno.

Sei siciliano se esci la macchina, scendi il cane e sali le scale, se tutti sono cucì, se megghiu riri ca sacciu chi riri ca sapìa, se u’ billinu è una bomboniera, se gli appuntamenti li dai ‘verso’ le sette (mai le diciannove) e sei siciliano se ‘verso’ significa dalle sette meno un quarto alle sette e trenta, sei siciliano se ti appatta la settanta. Sei siciliano se sai cosa è il parrapicca, se ti fai fidanzato, se te ne vai in giro in motore, se …lassairi che il pallone si arroccò, sei siciliano se non hai idea di come tradurre in italiano il verbo ‘arroccare’. Sei siciliano se cerchi il mare tutto l’anno meno che in piena estate perché ‘c’è troppo caldo unnipozzucchiù’.

Sei siciliano se mentre tu ti diverti a matula su Twitter, #seisiciliano diventa hashtag tendenza #atuainsaputa.

Il popolo siculo si ritrova unito nelle dinamiche dei social network come nessun altro. Non esistono competitività tra province e ci si compiace anche delle differenze tra siciliani e siciliani. Quasi nemmeno si litiga più per l’arancina (sacra, attipo tesoro nazionale), che ogni tanto diventa arancino. Così, giornalisti, spacinnati, politici, studenti, medici e commercianti sono per qualche ora una grande famiglia che fa marketing territoriale e culturale duro&puro davanti gli occhi invidiosi di lombardi, piemontesi e laziali. Solo un ardore (o lo schiffaramento) come quello del siciliano può dar vita ad un autoironico botta e risposta tra estranei, molti dei quali residenti in continente (#seisiciliano se l’Italia è il continente) sui nostri vizi e vezzi.

Persone che non si sono mai incontrate e che probabilmente non si incontreranno mai ma sono siciliani, e quindi ‘cucì siamo tutt’una cosa’. Grandiosi i liceali che dall’alto della loro attitudine alla tecnologia si beffano dei modi di dire che non comprendono e geniali i battutari di professione, ma splendido leggere tra i più di cento tweet dedicati alla risata che qualcuno scrive che sei siciliano se ti ricordi dov’eri, “quel 23 maggio del ’92”. Sei siciliano se ti commuovi quando ascolti la storia della tua terra, anche se è l’ennesima volta.

Per questo modo di essere, di vivere, di sentire, se sei siciliano riesci difficilmente a lasciarla, la tua terra. Te ne lamenti all’inverosimile, sai bene che per vivere bene, qui, devi sbracciarti e combattere ogni giorno. Quando ti trovi all’estero ti rendi conto di quanto davvero e ‘onestamente’ tutto qui sia poco funzionale, poco produttivo, quasi malato, ma non vedi l’ora di tornare qui e stenderti al sole. Sei siciliano se sei disposto a difendere la Sicilia davanti a chiunque si permetta di parlarne male. Perché tu che la ami sempre e comunque sei libero di dire quello che vuoi. Tu, gli altri no. Sono questa fierezza e questa fedeltà che ti rendono il siciliano che sei. Del resto, se non lo fossi, non saresti qui a leggere.

Sei siciliano. Senza se. E adesso lo sa tutta l’Italia.

 

 


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