Serie A, non c'è ancora accordo sui diritti tv delle partite di calcio - Live Sicilia

Serie A, non c’è ancora accordo sui diritti tv delle partite di calcio

Il presidente della Lega in conferenza stampa parla della comunicazione del campionato

PALERMO – “L’accordo tra Tim, Sky e Dazn? Non ne abbiamo discusso durante l’assemblea, perché l’accordo è tra di loro. Aspettiamo, noi siamo pronti (per il bando legato agli highlights) ma loro devono trovare l’accordo”. Lo ha detto il presidente della Lega Serie A Lorenzo Casini in conferenza stampa al termine dell’odierna assemblea di Lega.

“È stata un’assemblea rapida, è stato discusso il tema del bando per gli highlights a pagamento della Serie A per 22/23 e 23/24, qui la Serie A è pronta per poter bandire quando e se saranno definiti gli accordi tra gli operatori commerciali che hanno vinto la gara per il triennio”.

“Poi si è discusso di alcuni temi di comunicazione e commercializzazioni, come il progetto radio tv per cui si è valutata l’opportunità di partire con una procedura per un partner commerciale per poi far partire il progetto. Sono state varate le linee guida NFT Moments con OneFootball, intervento importante che consente di delineare regole su mercato libero e selvaggio”.

Il presidente della Lega Serie A ha poi chiarito che “nei vari temi durante l’assemblea di oggi si è trattato del sistema licenze nazionali. L’obiettivo deve essere un allineamento delle licenze nazionali all’attuale sistema dell’Uefa”.

“La Figc sta lavorando a un programma per il triennio da 2023/24 a 2025/26 e l’assemblea della Serie A ha ribadito la necessità che si vada verso una linea della sostenibilità e del risanamento ma deve essere fatto con un’istruttoria adeguata, con esperti qualificati e con la partecipazione delle società di Serie A – ha aggiunto -. Il tavolo di lavoro è uno dei punti che la Lega proporrà, la Lega lo aveva già proposto nei mesi scorsi per avere dialogo più serrato, sul modello che era stato fatto in Europa per arrivare a quello che è il nuovo sistema di licenze dell’Uefa, per cui erano stati fatti incontri e scambi per poi fissare il programma”.


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