"Settimana decisiva per uscire dalla zona rossa e sorridere al futuro"

“Settimana decisiva per uscire dalla zona rossa e sorridere al futuro”

Il registro del presidente della Regione si fa più rassicurante
VERTICE CON I PREFETTI
di
3 min di lettura

PALERMO – Il registro del presidente della Regione si fa meno allarmistico. Nello Musumeci resta fermo nella necessità che serva rigore, ma i suoi toni hanno un tono più rassicurante.

Il governatore, che ha incontrato i nove prefetti dell’Isola, ha espresso la convinzione che la prossima settimana possa essere quella decisiva per uscire dalla zona rossa e cominciare a guardare al futuro con maggiore ottimismo.

Dal segretario regionale della Lega Nino Minardo oggi è partito un invito al governatore a valutare un ritorno in zona arancione dopo la richiesta siciliana della settimana scorsa di passare in “rosso” e dopo che Musumeci non aveva escluso ulteriori restrizioni simili a quelle di un vero e proprio lockdown. Anche il Pd, con l’onorevole Nello Dipasquale, ha bollato come “irragionevole” il mantenimento della zona rossa.

“Se tutti riusciamo ad essere presenti alle proprie responsabilità questa maledetta epidemia presto sarà soltanto un ricordo – ha detto Nello Musumeci -. La settimana che si apre sarà quella decisiva per uscire definitivamente dalla zona rossa e cominciare a guardare col sorriso e speranza al futuro. Ma dipende da ciascuno di noi, dalla condotta singola o collettiva di noi siciliani. Sia chiaro – ha spiegato il presidente della Regione Siciliana – io in questi giorni non guardo al termometro del consenso popolare, perché chi gestisce un’epidemia deve guardare al numero dei morti. Noi non ci possiamo permettere il lusso di perdere 40 persone al giorno. ecco perché – ha concluso Musumeci – faccio appello a tutti: se tutti riusciamo ad essere presenti alle proprie responsabilità questa maledetta epidemia presto sarà soltanto un ricordo”.

All’incontro con i prefetti della Sicilia, che si è tenuto in videoconferenza, oltre al presidente Musumeci, erano presenti gli assessori alla Salute, Ruggero Razza, e ai Trasporti, Marco Falcone.

I rappresentanti del Governo regionale hanno illustrato i dati epidemiologici, valutati in precedenza dalla Cabina di regia nazionale, che registrano, in particolare, l’indice RT, riferito al periodo 11-17 gennaio, attestarsi sul valore di 1,27.

“Ciò nonostante – ha affermato il governatore – registriamo una mobilità, che riguarda principalmente le tre aree metropolitane e che, da molteplici e ripetute segnalazioni, spesso non corrisponde alle esigenze di lavoro, necessità e salute, previste dall’ordinanza in vigore. A fronte di decine di migliaia di operatori commerciali che mantengono chiusi i propri esercizi nel rispetto delle regole e di milioni di siciliani che fanno altrettanto restando a casa, sono purtroppo tanti, troppi – ha sottolineato Musumeci – i casi di inosservanza che restano impuniti. Come è ben noto, ma è bene ribadirlo per scongiurare eventuali letture diverse dell’opinione pubblica, vigilare sull’effettiva osservanza delle disposizioni non è di nostra competenza”.

Per questo il governatore ha “fatto appello ai prefetti a disporre maggiori e più capillari operazioni di controllo, da effettuare con l’ausilio delle forze dell’ordine, della polizia locale e del contingente dell’esercito impegnato nell’operazione ‘Strade sicure’, per consentirci di essere, alla fine del mese, fuori dalla zona rossa imposta non dal presidente della Regione ma da valori di contagio che purtroppo restano preoccupanti. Il mio compito – ha concluso il governatore – non è agire con l’occhio al termometro del consenso popolare ma scongiurare la conta tragica delle tante vittime di ogni giorno”.



Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI