Seus, taglio agli stipendi | per oltre venti dipendenti - Live Sicilia

Seus, taglio agli stipendi | per oltre venti dipendenti

Cambiano i vertici della società che gestisce il servizio del 118 e il consiglio presieduto da Gaetano Montalbano dice "no" alle promozioni fatte nel 2010. Per i dipendenti, adesso, è "rischio paralisi".

dopo il cambio di gestione
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PALERMO – Giorni di novità nella società che gestisce le ambulanze del 118 (la Seus), dopo il cambio di vertice che ha visto Alngelo Aliquò – ex commissario dell’Asp di Ragusa ed escluso dalle selezioni per i nuovi manager della Sanità – prendere il posto di Giorgio Maria Vinciguerra alla guida della società.

Una notizia coincisa con quella della ‘retrocessione’ di qualifica di una ventina di impiegati di livello D (circa 1.400 euro al mese) e di un paio di lavoratori inquadrati in categoria dirigenziale con uno stipendio di circa 2.500 euro al mese. Promozioni che risalgono al 2010, fatte nel passaggio da Sise a Seus, quando tutti i circa 3.200 dipendenti erano inquadrati allo stesso livello e tutti con uno stipendio di poco maggiore ai mille euro mensili. Ora, quei passaggi di qualifica, sono stati giudicati illegittimi. Così, dopo più tre anni, le cose torneranno come allora.

Una decisione presa dal consiglio di gestione della società che ha a capo Gaetano Montalbano, uno degli uomini più vicini al presidente della Regione Rosario Crocetta e che è anche componente del suo Gabinetto, in seguito alle verifiche portate avanti dal consiglio di sorveglianza della Seus guidato da Giulio Guagliano, che invece è capo di gabinetto dell’assessore all’Economia Luca Bianchi. Un organo – quello di sorveglianza –  che, appena insediato (lo scorso ottobre), aveva avviato una serie di verifiche anche sulla legittimità delle “progressioni verticali” fatte anche in altre società partecipate, tra l’altro sotto invito della Corte dei Conti, che in sede di esame della situazione di tutte le partecipate della Regione aveva sollecitato la Regione ad esercitare un maggiore controllo sulla società.

Ma i passaggi di qualifica hanno scatenato i dipendenti della Seus, che adesso annunciano il rischio paralisi del servizio. “La situazione odierna – scrivono i lavoratori del 118 – blocca tutto il sistema di emergenza-ugenza, perché vengono così a mancare le figure incaricate a gestire e far funzionare il servizio”. Ma per il consiglio di gestione, l’allarme lanciato dai dipendenti è soltanto “strumentale”. “I vertici della società, infatti – spiegano i componenti del consiglio – restano, se mai mancheranno soltanto figure che prima facevano da ‘intermediari’ tra loro e gli oltre 3.000 dipendenti”.


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