PALERMO – Si spacca il gruppo dell’Mpa al consiglio comunale di Palermo. Durante le seduta di ieri pomeriggio, infatti, la presidenza ha letto una nota inviata dal capogruppo Angelo Figuccia sul cambio di denominazione in “Partito dei siciliani-Mpa”. Una mossa che, però, non è piaciuta al collega di partito Mimmo Russo.
“Io sono stato eletto nell’Mpa e quindi lì rimarrò”, ha tuonato il consigliere i cui rapporti con Figuccia non sono mai stati idilliaci, specie da quando ha dovuto rinunciare al ruolo di capogruppo in favore di quest’ultimo. E, sebbene il regolamento preveda almeno due consiglieri per la costituzione di un gruppo autonomo, la prassi dell’Aula ha fatto in passato anche delle eccezioni, come nel caso di Emilio Arcuri.
Russo e Figuccia potrebbero così costituire due gruppi differenti, composti da un consigliere ciascuno. Rimane per ora alla finestra il terzo autonomista, Giovanni Geloso. “Mi confronterò con gli organi dirigenti – dice Geloso – e capirò se il partito ha cambiato denominazione oppure no. Solo allora farò una scelta”.
Il dato di fatto, però, è che a poco più di tre mesi dal suo insediamento Sala delle Lapidi vive già dvisioni e spaccature che la dicono lunga sullo stato di salute di quello che, una volta, era uno dei gruppi più forti dell’Aula. Ma quelli erano altri tempi. I tempi in cui Raffaele Lombardo sedeva ancora sulla poltrona più importante di Palazzo d’Orleans.